Isabelle Huppert riceverà il premio Lumière

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Isabelle Huppert riceverà il premio Lumière
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Isabelle Huppert è la quarta donna a ricevere il premio Lumière FREDERIC KERN/IMMAGINE FUTURA/COPERTURA

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L’attrice preferita di Claude Chabrol e Michael Haneke sarà la quarta donna a ricevere il premio al festival di Lione, dedicato al cinema d’epoca, alla sua 16ma edizione. Succede a Catherine Deneuve, Jane Campion e Jane Fonda.

Non conosciamo ancora il programma del Festival Lumière, l’appuntamento lionese preferito dai cinefili di tutte le età, ideato da Bertrand Tavernier e Thierry Frémaux e dedicato al cinema d’autore, che si svolgerà dal 12 al 20 ottobre. Sappiamo però chi succederà a Wim Wenders, Tim Burton, Jane Campion, i fratelli Dardenne, Francis Ford Coppola, Jane Fonda, Wong Kar-wai, Catherine Deneuve, Martin Scorsese, Pedro Almodóvar, Quentin Tarantino, Ken Loach, Gérard Depardieu, Milos Forman e Clint Eastwood ricevendo il premio Lumière per tutta la sua carriera. L’attrice francese con la A maiuscola, insaziabile stacanovista e idolo del cinema d’autore internazionale: Isabelle Huppert.

Centocinquanta film dal 1972 e la sua apparizione in “César et Rosalie” di Claude Sautet. Huppert è un mistero che si svela: poche attrici sono in tournée come lei e rimane sempre sfuggente. Giocando sulla sua apparente freddezza e sulla sua subdola sensibilità per contrastare ogni idea preconcetta sui personaggi che interpreta. Lei lo afferma:

“I buoni sentimenti non fanno per me. »

Chi altro se non lei può creare un collegamento tra Michael Cimino, Josiane Balasko, Hong Sang-soo, Maurice Pialat, Diane Kurys, Hal Hartley, Yves Boisset, Claire Denis, Anne Fontaine, Jean-Luc Godard e Bertrand Blier?

Deve i suoi maggiori successi di pubblico a François Ozon (“8 Femmes”, 3,5 milioni di spettatori) e Bertrand Tavernier (“Coup de ragon”, 2,1 milioni) ma è per “Elle” di Paul Verhoeven e “la Cérémonie” di Claude Chabrol di aver ricevuto i suoi due César e di aver vinto due premi di recitazione a Cannes per “Violette Nozière” (sempre Chabrol) e “la Pianiste” di Michael Haneke. Il suo caro Chacha, Chabrol dunque, con cui ha girato sette volte e che vedeva il loro rapporto come quello di uno zio e di una nipote (“Io uso tutoie, lei mi parla”), diceva di lei: “Isabelle ha creato il proprio lavoro durante le riprese, cosa molto rara tra gli attori. Dico spesso che Isabelle mi ricorda Raimu. Questa non è una frase gratuita. Raimu ha creato un corpo di lavoro dai suoi diversi ruoli. Il caso di Isabelle è ancora più forte, perché i suoi ruoli sono molto vari, ha così composto una visione molto completa della donna. » Non meglio. “Isabelle è davvero “divertente””, ha affermato anche Chabrol. Che ne direste di un duetto con Laurent Gerra, fedelissimo del festival, durante la premiazione?

Isabelle Huppert sarà protagonista quest’estate di due film in cui collabora con Hafsia Herzi: “les Gens d’à next” di André Téchiné (nelle sale dal 17 luglio) e “la Prisonnière de Bordeaux” di Patricia Mazuy (28 agosto) . Le due attrici saranno intervistate a “Le Nouvel Obs” l’11 luglio.

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