Le morti neonatali salgono alle stelle dopo il divieto di aborto in Texas

Le morti neonatali salgono alle stelle dopo il divieto di aborto in Texas
Le morti neonatali salgono alle stelle dopo il divieto di aborto in Texas
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Tempo di lettura: 2 minuti – Segnalato su ScienceAlert

Il Texas è uno degli stati americani che vieta qualsiasi interruzione volontaria di gravidanza (aborto) non appena il battito cardiaco fetale è percepibile, cioè intorno alla sesta settimana. Una decisione drammatica, applicata dal 2021, che non è priva di conseguenze, riferisce un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica JAMA Pediatrics: questo divieto ha innescato un’ondata di mortalità infantile nello Stato.

I ricercatori dietro lo studio hanno analizzato i certificati di morte del Centro nazionale per le statistiche sanitarie degli Stati Uniti, concentrandosi in particolare sulle morti neonatali – quelle avvenute prima dei 28 giorni di età – e sulle morti dei bambini, prima dell’età di un anno. Hanno poi confrontato questi dati prima e dopo l’approvazione di questo divieto in Texas, ma anche in altri ventinove stati.

I risultati mostrano che la mortalità infantile in Texas, il secondo stato più popoloso degli Stati Uniti, è aumentata del 12,7% dopo l’entrata in vigore del divieto il 1 settembre 2021. Una situazione record rispetto al resto del Paese, dove l’aumento medio è pari all’1,8%. Anche i decessi attribuiti a difetti congeniti sono esplosi del 22,9% nello stato, da 445 a 547 decessi, mentre lo stesso tasso è diminuito in media del 3,1% nel resto degli Stati Uniti.

E non è tutto. Da quando è stata approvata la legge, il tasso di mortalità infantile attribuita a lesioni non intenzionali è aumentato del 20,7% in Texas, rispetto all’1,1% del resto del paese. Allo stesso tempo, l’enterocolite necrotizzante, una malattia intestinale solitamente osservata nei bambini prematuri, è aumentata del 73,3%, rispetto al 6% altrove.

Un divieto dalle gravi conseguenze

Gli scienziati sono chiari: le politiche restrittive in materia di aborto possono avere conseguenze molto gravi sulla mortalità infantile, ma anche in termini di traumi per le famiglie e la comunità.

Altri due dati agghiaccianti vengono riportati dai media ScienceAlert: da un lato, il tasso di gravidanze tra le adolescenti in Texas è aumentato per la prima volta in quindici anni; dall’altro, il tasso di suicidio tra le donne in età fertile è aumentato ovunque negli stati americani che hanno attuato politiche restrittive in materia di aborto tra il 1974 e il 2016.

Oltre al Texas, altri tredici stati del Paese hanno vietato completamente il ricorso all’aborto dal 24 giugno 2022, quando la Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che la Costituzione degli Stati Uniti non garantisce il diritto all’aborto.

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