Mamadou Lamine Massaly si dimette dal suo incarico di PCA e denuncia gli abusi di potere

Mamadou Lamine Massaly si dimette dal suo incarico di PCA e denuncia gli abusi di potere
Mamadou Lamine Massaly si dimette dal suo incarico di PCA e denuncia gli abusi di potere
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Mamadou Lamine Massaly ha annunciato le sue dimissioni dalla carica di presidente del consiglio di amministrazione dell’Ufficio nazionale della formazione professionale (ONFP).

In una toccante dichiarazione, ha spiegato la sua decisione denunciando quelli che considera complotti orditi dall’attuale regime a scapito dei senegalesi. “Ho deciso di dimettermi dalla carica di presidente del consiglio di amministrazione dell’Ufficio nazionale della formazione professionale (ONFP), per affrontare ora i complotti orditi dall’attuale regime, a scapito dei senegalesi”, ha detto ha dichiarato, esprimendo così il suo profondo disaccordo con le attuali pratiche politiche.

Massaly non ha usato mezzi termini nel criticare aspramente la gestione del Paese da parte dell’attuale regime. Ha affermato che il Senegal “non è il titolo fondiario di un gruppo di uomini bassi, con idee molto basse”, sottolineando così la sua opposizione a ciò che percepisce come un’appropriazione di potere da parte di un’élite ristretta e fuorviata. Il suo appello è chiaro: esorta l’opposizione a unirsi e formare un fronte comune per lottare contro quelli che definisce abusi del governo. “È anche il momento che l’opposizione formi un blocco unico attorno all’essenziale, per affrontare gli errori di questo regime”, ha aggiunto, chiedendo solidarietà e azione concertata da parte dell’opposizione per difendere gli interessi dei cittadini senegalesi.

Tutto il suo messaggio ai suoi attivisti

Attivisti dell’UNR,
Simpatisans et sympatisnantes,
Cari alleati,
Cari giornalisti,
Mi sono prescritto il dovere di confrontarmi con voi oggi, in un contesto segnato dal rischio crescente di vedere il Senegal, questo Paese a noi così caro, che ci ha dato tanto, cadere nel baratro.
Come sapete, il 24 marzo 2024, il popolo sovrano ha deciso di tracciare una nuova traiettoria, siglando un terzo alternamento politico e democratico, portando una nuova squadra al potere, cristallizzando tutte le speranze, soprattutto quelle dei giovani.

Ma purtroppo è chiaro che tutte queste speranze sono state tradite, per il semplice motivo che invece di un programma alternativo, i portatori di quello che il potere chiama pomposamente il PROGETTO, non hanno venduto ai senegalesi, soprattutto ai giovani, ma solo bussare, vero e proprio inganno, spolverare e tartufo. Ciò significa in realtà che questo PROGETTO esiste solo nella fertile immaginazione dei venditori di chimere e illusioni.
L’unica arma di un’autorità vuota e con ambizioni limitate è insultare la Giustizia e le Istituzioni della Repubblica, compresa l’Assemblea Nazionale.

Il Senegal è sicuramente in una brutta situazione, come dimostra la situazione catastrofica vissuta da venditori ambulanti, commercianti, mugnai, motociclisti, trasportatori, agricoltori che hanno ricevuto solo sementi inefficaci.
La nostra intima e profonda convinzione è che lasciare che accada sia essere attore di questa mascherata e tacere sia esserne complici.

Questo è il motivo per cui ho deciso di dimettermi dalla carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Ufficio Nazionale della Formazione Professionale (ONFP), per affrontare ora le trame ordite dall’attuale regime, alle spalle dei senegalesi.
Ho inoltre il piacere di ringraziare sentitamente il presidente Macky Sall, che mi ha nominato a questo incarico il 30 novembre 2022.

Cari leader e attivisti dell’UNR
È giunto il momento di una grande mobilitazione, per difendere questo Paese e la Repubblica, che rischiano di essere mietuti. Il rifiuto del Primo Ministro di impegnarsi nell’esercizio costituzionale della Dichiarazione di Politica Generale (DPG) davanti alla rappresentanza nazionale ne è un perfetto esempio.
Ma facciamo sapere a tutti che il Senegal non è il titolo fondiario di un gruppo di uomini bassi con idee molto brevi. È anche il momento che l’opposizione formi un blocco unico attorno all’essenziale, per affrontare gli errori di questo regime.

I senegalesi hanno lasciato che ciò accadesse troppo, ma noi ci opporremo a tutti i piromani, da qualunque parte provengano. Ai contadini, a Jakartamen, ai venditori ambulanti, ai lavoratori degli enti locali, a tutti gli strati sociali disillusi, sono totalmente a vostra disposizione, per sbarrare la strada ai politici avventurosi. È una lotta politica per la salute pubblica e il futuro di questo Paese vale lo sforzo.

Non è forse Ousmane Sonko a dire questo: “I senegalesi devono smetterla di dare assegni in bianco ai leader. La sovranità appartiene a chi la delega…. »
Grazie per l’attenzione !
Mouhamadou Lamine Massaly
Presidente dell’Unione per una Nuova Repubblica

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