![SENEGAL-AFRICA-POLITICA / Violenze politiche in Mauritania: il Ministero dell’Interno annuncia la morte di tre persone – Agenzia di stampa senegalese](https://it.dayfr.com/temp/resized/medium_2024-07-02-83921abc8f.jpg)
Dakar, 3 lug. (APS) – Il Ministero dell’Interno e del Decentramento mauritano ha annunciato la morte di tre persone in seguito a scontri avvenuti nella notte tra martedì e mercoledì, a Kaédi, cittadina nel sud del Paese, in preda alla violenza. derivanti dall’annunciata rielezione del presidente Mohamed Ould Chaikh El Ghazouani.
“Nella notte tra lunedì e martedì, la città di Kaédi è stata teatro di violenti atti di saccheggio e vandalismo contro cittadini pacifici, proprietà, strutture pubbliche e forze di sicurezza della città, costringendoli a confrontarsi e ad arrestare alcuni gruppi di rivoltosi in flagranza delicto”, riferisce il Ministero degli Interni mauritano in un comunicato diffuso martedì.
Egli sottolinea che, a causa dell’elemento sorpresa, dell’ora tarda e dell’elevato numero di manifestanti, le unità di sicurezza sono state costrette, con l’obiettivo di controllare la situazione, a trattenere i rivoltosi arrestati nei luoghi di detenzione disponibili.
“In queste circostanze, tre manifestanti sono purtroppo morti, due dei quali in presenza dei loro compagni detenuti e nel luogo di detenzione, mentre il terzo è morto più tardi in ospedale”, spiega con rammarico il Ministero della Difesa dell’Interno mauritano due feriti gravi tra le fila delle forze dell’ordine.
Promette che sarà condotta un’indagine trasparente e approfondita per determinare le cause e le circostanze delle morti, impegnandosi a rendere pubblici i risultati il prima possibile.
La Repubblica islamica di Mauritania è tormentata dalla violenza dopo la proclamazione da parte della Commissione elettorale nazionale indipendente (CENI) dei risultati provvisori delle elezioni presidenziali di sabato.
Secondo i risultati provvisori proclamati lunedì dalla CENI, il capo di Stato uscente, candidato alla successione, è stato rieletto al primo turno, precedendo in particolare il suo principale sfidante, l’attivista anti-schiavitù Biram Dah Abeid, accreditato con il 22,10%.
La proclamazione di questi risultati è stata seguita in particolare da scontri tra la polizia e i sostenitori del principale candidato dell’opposizione, in alcuni luoghi della capitale.
Lunedì il quartier generale della direzione elettorale di Abeid è stato circondato dalla polizia che ha effettuato numerosi arresti.
L’opponente ha dichiarato di contestare i risultati proclamati dalla CENI. Ha invitato i suoi connazionali a fare lo stesso, pacificamente.
AKS/ASG