Stati Uniti e Germania chiedono un governo palestinese a Gaza dopo la guerra
Il capo della diplomazia tedesca e l’ambasciatore americano in Israele hanno chiesto lunedì che un’Autorità palestinese riformata svolga un ruolo chiave nel governo del dopoguerra a Gaza, durante una conferenza nella città israeliana di Herzliya.
“L’Autorità Palestinese deve far parte” del “giorno dopo” nella Striscia di Gaza, ha detto l’ambasciatore americano Jacob Lew, sottolineando la necessità di “un’amministrazione civile” nel territorio attualmente devastato dalla guerra.
Washington chiede la riforma dell’Autorità Palestinese (AP) di Mahmoud Abbas, che si trova nella Cisgiordania occupata, in modo che possa svolgere un ruolo chiave nella ricostruzione politica di Gaza.
“Dobbiamo trovare un modo per far sì che queste persone lavorino insieme in modo da soddisfare le esigenze di tutti. E credo che sia possibile”, ha aggiunto l’ambasciatore, suggerendo che un’Autorità palestinese a Gaza potrebbe essere adatta anche a Israele, che lì attualmente combatte Hamas. “Definire questa una vittoria di Hamas significherebbe fare un passo indietro”, ha aggiunto, riferendosi alla posizione del governo israeliano di Benjamin Netanyahu per il quale il riconoscimento di uno Stato palestinese sarebbe una “ricompensa” per l’attacco senza precedenti da parte del Movimento islamista il 7 ottobre.
Anche il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha invocato la soluzione dei “due Stati”, che secondo lei resta “la strada migliore verso una pace duratura”, e una “riforma”, senza “distruggerla”, dell’Autorità palestinese. “È pericoloso e controproducente distruggere e destabilizzare le strutture stabilite dell’Autorità Palestinese”, ha affermato durante questa conferenza alla quale hanno partecipato anche molti ufficiali dell’esercito israeliano.
