Dopo la parodia calcistica, non vedo l’ora che inizino le cose serie per i Blues

Dopo la parodia calcistica, non vedo l’ora che inizino le cose serie per i Blues
Dopo la parodia calcistica, non vedo l’ora che inizino le cose serie per i Blues
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Al Matmut Atlantique, a Bordeaux,

Ci sono sere come quelle in cui, al termine di un’epurazione familiare come è avvenuto durante questo ignobile Francia-Canada, vorremmo fare come i giocatori: niente. Posare la penna e mettersi in pigiama, ripetendo a se stessi che domani sarà inevitabilmente una giornata migliore. E poi torniamo insieme. E proviamo allora ad analizzare le poche cose degne di nota che abbiamo visto durante quest’ultima partita di preparazione prima di Euro 2024, tenendo presente che gli azzurri non avranno la stessa faccia il 17 giugno a Düsseldorf quando affronteranno l’Austria.

Dietro, Saliba ha segnato punti

Per questo secondo confronto nella storia tra Francia e Canada, immaginavamo che il compito non sarebbe stato così facile come contro il Lussemburgo, quattro giorni prima. Ma eravamo lontani dall’immaginare che ciò potesse avvenire in una tale misura. Infatti, dopo un primo quarto d’ora trascorso davanti alla loro superficie, sentendo il polso della partita, i canadesi hanno messo alla prova i Blues domenica sera. Al di là del missile di Millar lanciato sopra la traversa, i compagni di squadra di Jonathan David hanno combinato più volte un pasticcio alla difesa francese, costringendo alcuni giocatori a non nascondersi.

Come William Saliba, affermato al fianco di Dayot Upamecano, e che sicuramente ha segnato punti nella testa di Didier Deschamps. Fedele a quanto mostra ogni settimana con l’Arsenal, l’ex Stéphanois è stato autoritario nei suoi interventi, come questa parata a fine gara per tagliare un cross caldissimo di David, e sempre molto pulito in rimonta. Cosa serve per rivedere la gerarchia dei centrali di difesa da qui al 17 giugno? Difficile ma non impossibile.

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Griezmann seconda punta? Questo è un grande no

È questo il grande interrogativo di queste due partite di preparazione: il posizionamento alto di Antoine Griezmann in campo, come secondo attaccante di supporto dietro la punta, Mbappé mercoledì, Giroud domenica. Che seccatura ha fatto Didier Deschamps, l’uomo che ha avuto l’idea geniale di riportare Grizou nel vivo del gioco durante i Mondiali in Qatar, dove abbiamo potuto ammirare sia il suo amore per il combattimento, sia la sua qualità dei passaggi in avanti e la sua proiezione della palla quando il gioco lo richiedeva?

“Questi sono gli aggiustamenti di cui ho parlato dopo il Lussemburgo. Ovviamente, a volte, il posizionamento alto di Antoine lo rende meno disponibile in zona lavori. Che vada in zona traguardo, sì… Farà parte del mio pensiero”, ha dichiarato l’allenatore in conferenza stampa senza che sapessimo cosa stesse cercando di dirci. Vedremo se questi due tentativi amichevoli troveranno un prolungamento nella verità della competizione o se Deschamps tornerà a qualcosa che ha dato prova di sé in passato. Quello che è certo è che con soli 48 palloni toccati, Griezmann era lontano, molto lontano dai suoi standard abituali in Francia.

Dembouz, un faro nella notte

Con Mbappé colpito al ginocchio contro il Lussemburgo e risparmiato domenica sera – il parigino è entrato a un quarto d’ora dalla fine solo per accontentare il pubblico del Bordeaux – l’attacco francese ha avuto molte difficoltà ad esprimersi contro i canadesi ben posizionati difensivamente . Per nostra fortuna (e per lo spettacolo), Ousmane Dembélé si è preso la briga di provare due o tre cose sul lato destro, altrimenti avremmo finito la partita con la corda al collo.

Spesso preso in marcatura da due giocatori, l’esterno del PSG è comunque riuscito a creare un po’ di caos nella retroguardia avversaria e ad infiammare il Matmut Atlantique. È lui anche all’origine delle uniche tre vere occasioni del match firmate da Kanté (8°), Thuram (9°) e Giroud (X°). Autore di un’ottima stagione per il Parigi, l’ex giocatore del Barcellona ha una nuova opportunità per guadagnare ancora più slancio in Blue diventando l’uomo attraverso il quale si fanno le prime differenze.

Un colpo di richiamo prima dell’Austria

Possiamo convincerci che quest’ultima partita di preparazione non sia stata di alcuna importanza, che gli azzurri si siano concentrati semplicemente sul limitare i danni (fisici), la copia tramandata domenica sera invita ancora alla prudenza da parte di questo gruppo. “Stasera l’avversità è stata maggiore rispetto a mercoledì (contro il Lussemburgo) e questo è un bene, ci fa capire cosa ci aspetterà agli Europei”, ha dichiarato Deschamps a fine gara.

Perché d’altro canto l’Austria avanzerà senza la minima impressione contro la squadra francese, forte della sua invincibilità dall’inizio del 2024. Bisognerà quindi fare di più, fare meglio, per non ritrovarsi in una situazione pericolosa dalla prima partita del girone.

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