Elezioni 2024 in Belgio: lo spoglio finisce e il Belgio si sposta a destra

Elezioni 2024 in Belgio: lo spoglio finisce e il Belgio si sposta a destra
Elezioni 2024 in Belgio: lo spoglio finisce e il Belgio si sposta a destra
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Nella parte francofona il MR divenne il principale partito politico, mentre nelle Fiandre la N-VA rimase al comando. Anche se Vlaams Belang sta facendo progressi, l’atteso maremoto dell’estrema destra non si è verificato.

“È un momento storico”, ha esclamato domenica davanti agli attivisti e ai rappresentanti del suo partito, il presidente del MR, Georges-Louis Bouchez. I liberali francofoni hanno vinto Bruxelles e con ogni probabilità dovrebbero vincere la Vallonia, sia nel Parlamento federale che nelle Regioni, per la prima volta nella loro storia. Tocca ora a loro avviare i negoziati per la formazione dei dirigenti. I contatti si terranno a partire da lunedì, ha assicurato Bouchez, che desidera formare i governi al più presto possibile, con la prospettiva di assicurarsi la presidenza-ministro a Bruxelles, in Vallonia e nella Federazione Vallonia-Bruxelles. Les Engagés costituirà il suo partner privilegiato.

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Finora il PS è rimasto discreto. Il presidente Paul Magnette ha rilasciato una breve dichiarazione in cui ha constatato “uno spostamento a destra” del paese, i socialisti che “mantengono” a Bruxelles e “erodono in Vallonia” dove si attendevano i risultati finali, in particolare nell’Hainaut, roccaforte dei socialisti. Lunedì pomeriggio verrà convocato un ufficio, dopo il quale si prevede che dirà di più. In ogni caso, la perdita è grave per il partito che ha dominato quasi senza eccezioni la scena politica francofona per diversi decenni. Ora è superato dalla crisi della socialdemocrazia che ha attanagliato molti gruppi di sinistra in Europa. E non è stata tanto la progressione del PTB a costargli caro quanto la vittoria del MR a destra e quella, al centro, degli Engagés. Anche i socialisti sono isolati: il PTB sembra in questo momento un partner improbabile in una coalizione ed Ecolo è crollato ancora una volta dopo aver partecipato al potere, come nel 2003-2004 e come nel 2014.

La N-VA, dall’altra parte del confine linguistico, è la grande vincitrice. Ha perso sicuramente un seggio alla Camera ma è rimasta al primo posto, ben oltre quanto previsto dai sondaggi. E se il Vlaams Belang avanza, non riesce a raggiungere il primo posto. Lo spettro di una rottura del cordone sanitario attorno all’estrema destra si sta allontanando.

A differenza di Bruxelles e della Vallonia, la sinistra ha trovato un po’ di colore nelle Fiandre con i progressi di Vooruit e del PTB-PvdA mitigati dalle perdite di Groen, anche se in proporzioni minori rispetto al fratello francofono. Il grande perdente è senza dubbio l’Open Vld. Nell’ottobre 2020, nel pieno di una crisi sanitaria, il suo leader, Alexander De Croo, ha ricevuto la carica di primo ministro e ha preso la guida di una coalizione Vivaldi con sette partiti e senza maggioranza nelle Fiandre. Tre anni e mezzo dopo, al termine di una campagna incentrata su di lui, il suo partito politico ha subito una sconfitta storica che ha già causato le dimissioni del presidente Tom Ongena.

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E le possibili coalizioni? A Bruxelles, anche se superasse il PS, il MR non potrà fare a meno dei socialisti per formare una maggioranza… e il sindaco di Bruxelles, Philippe Close, ha già sottolineato che, nella capitale, la sinistra i partiti non erano lontani dal 50%. In Vallonia non è da escludere una coalizione MR-Engagés. Il PS si troverebbe all’opposizione, come durante il breve periodo del governo Borsus tra il 2017 e il 2019.

Nelle Fiandre c’è lo zampino anche il presidente della N-VA, Bart De Wever. Vista la sconfitta dei liberali e l’incombente cura dell’opposizione, lo “svedese” non si rinnoverà. Molto probabile invece un rialzo di Vooruit.

A livello federale spetta al Re nominare i responsabili della missione, in linea di principio un informatore, dopo aver ascoltato i presidenti dei partiti. Sono possibili diverse strade di coalizione. L’equazione deve tenere conto anche di un parametro: De Wever ha chiaramente annunciato il suo desiderio di dare più autonomia alle Fiandre. Una prospettiva che implica quella di trovare una maggioranza dei due terzi… Un vero grattacapo allo stato attuale delle cose.

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