L’OPEC+ annuncia la fine delle riduzioni, il prezzo del petrolio crolla

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Il prezzo del Brent crolla sotto gli 80 dollari dopo l’annuncio da parte dell’Opec+ della graduale fine dei tagli alla produzione a partire da ottobre.
Il mercato petrolifero sta attraversando un periodo di turbolenza dopo il recente annuncio dell’OPEC+ di porre fine gradualmente ai tagli alla produzione, e anche l’Iran ha approvato l’aumento della produzione di petrolio. La mossa ha portato ad un calo significativo dei prezzi del greggio, con il Brent del Mare del Nord che è sceso sotto gli 80 dollari al barile, un livello che non si vedeva da febbraio.
Per Tamas Varga, analista di PVM Energy, questo calo si spiega con la delusione del mercato per la decisione dell’OPEC+ di allentare alcuni dei suoi limiti di produzione nonostante la domanda globale ancora incerta. Questo annuncio arriva nel contesto di un incontro ibrido, sia in videoconferenza che di persona a Riyadh, dove i membri dell’OPEC+ hanno discusso della strategia futura dell’organizzazione.

Riduzioni mantenute fino a settembre

L’OPEC+ ha deciso di estendere gli attuali tagli alla produzione fino alla fine di settembre, prima di iniziare a reintrodurre gradualmente i barili sul mercato a partire da ottobre 2024. Questo programma è stato considerato “ribassista” (accomodante) dagli analisti di Goldman Sachs, il che ha contribuito alla reazione negativa del mercato .
L’organizzazione mantiene attualmente tre livelli di riduzione: obiettivi di produzione ufficiali ridotti di 2 milioni di barili al giorno dalla fine del 2022, riduzioni volontarie di 1,65 milioni di barili al giorno annunciate nell’aprile 2023 e ulteriori riduzioni di 2,2 milioni di barili al giorno previste. in vigore da otto membri chiave nel novembre 2023. Tutte queste misure sono state prorogate fino a settembre 2024.

Prospettive della domanda e sfide future

Gli Emirati Arabi Uniti si sono assicurati un aumento della quota di produzione di 300.000 barili al giorno, che sarà introdotto gradualmente da gennaio a settembre 2025. Tuttavia, la fine di ulteriori tagli volontari e questo aumento della produzione rappresentano una sfida significativa per l’OPEC+: reintrodurre 2,5 milioni di barili al giorno barili al giorno senza destabilizzare il mercato.
Secondo Lukman Otunuga, analista di FXTM, l’organizzazione dovrà agire con cautela per evitare un calo dei prezzi, soprattutto se la domanda globale rimane debole. Gli analisti della DNB arrivano addirittura a dire che il gruppo potrebbe dover abbandonare l’idea di un barile di Brent a più di 80 dollari se l’OPEC+ continua con il suo piano attuale.
Nonostante questi aggiustamenti, l’OPEC+ mantiene la capacità di modificare o invertire queste decisioni se le condizioni di mercato peggiorano, indicando flessibilità strategica di fronte alla potenziale volatilità dei prezzi.
Questo periodo cruciale per il mercato petrolifero evidenzia le complesse sfide che l’OPEC+ deve superare per bilanciare la produzione e la stabilità dei prezzi. La gestione dell’offerta sarà fondamentale per mantenere livelli di prezzo accettabili rispondendo al tempo stesso alle fluttuazioni della domanda globale.

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