Prezzi del gas, “shrinkflation”, nuovo piano di risparmio… Cosa cambia dal 1° luglio

Prezzi del gas, “shrinkflation”, nuovo piano di risparmio… Cosa cambia dal 1° luglio
Prezzi del gas, “shrinkflation”, nuovo piano di risparmio… Cosa cambia dal 1° luglio
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Nuovo piano di risparmio per i giovani, aumento del prezzo di riferimento del gas, esposizione obbligatoria della restrizione inflazionistica nei supermercati: tutto ciò che cambia dal 1° luglio 2024.

Inizia un nuovo mese e con esso tante novità. Nuovo piano di risparmio per i giovani, aumento del “prezzo di riferimento” del gas o addirittura esposizione obbligatoria della “shrinkflation” nei supermercati: ecco tutto quello che cambia a luglio.

• Un nuovo piano di risparmio per i giovani

Qualcosa di nuovo in termini di risparmio. Un nuovo prodotto di risparmio, chiamato “futuro piano di risparmio climatico (PEAC)”, è disponibile dal 1° luglio. Limitato a 22.950 euro, è riservato esclusivamente ai giovani sotto i 21 anni. Questo piano di risparmio, derivante dalla legge sull’industria verde, deve contribuire a finanziare la transizione ecologica.

I genitori potranno aprirlo e aggiungervi fondi non appena il bambino nascerà (verrà chiuso automaticamente al compimento dei 30 anni). Il risparmio sarà bloccato fino al raggiungimento della maggiore età e per un minimo di cinque anni. Potrà effettuare prelievi allo scadere del periodo di blocco ma, in caso di recesso, non sarà più possibile effettuare nuovi pagamenti.

Il rendimento del PEAC dipenderà dalle strategie di investimento, ad esempio da un modello simile al piano di previdenza (PER). Gli utili e le plusvalenze non saranno soggetti all’imposta sul reddito e ai contributi previdenziali.

• Visualizzazione obbligatoria della “shrinkflation”

Più trasparenza per i consumatori. Dal 1° luglio, i negozi devono informare i propri clienti della “shrinkflation” (o “reduflation” in francese), vale a dire quando un prodotto ha visto diminuire la sua quantità senza che il prezzo diminuisse.

I supermercati di superficie superiore a 400 mq dovranno apporre un’etichetta o un cartello “visibile” e “leggibile” in prossimità, o anche direttamente sulla confezione, dei prodotti interessati. Un provvedimento che era stato contestato dai marchi della grande distribuzione, scaricando la responsabilità sui produttori alimentari.

• Evoluzione del DPE per le piccole abitazioni

Cambiamento di alloggio. La modalità di calcolo della diagnosi di prestazione energetica (DPE), ovvero l’etichetta energetica che va da “A” per le abitazioni più efficienti a “G” per quelle meno efficienti, cambia dal 1° luglio 2024 per le abitazioni di superficie pari a 40 metri quadrati o meno. Circa 220.000 abitazioni dovrebbero uscire dallo stato di “vaglio termico” (quando sono classificate F o G) grazie al miglioramento della loro classe energetica.

Gli alloggi interessati sfuggiranno così alla scadenza dell’anno 2025 (divieto di locazione di tutti gli alloggi classificati G) o quella dell’anno 2028 (divieto di locazione di tutti gli alloggi classificati F). Ma sarà comunque potenzialmente vietato affittare a partire dal 1° gennaio 2034 se classificati E. I proprietari di questi alloggi non dovranno effettuare un nuovo DPE e beneficeranno di un aggiornamento automatico e gratuito tramite la piattaforma Ademe.

• Un netto aumento del prezzo del gas

Il prezzo medio della bolletta del gas a luglio aumenterà dell’11,7% rispetto al mese precedente. Il livello medio del prezzo di riferimento, una sorta di bussola dei prezzi pubblicata ogni mese dalla Energy Regulatory Commission dalla scomparsa delle tariffe regolamentate nel 2023, sarà situato a 129,20 euro tasse incluse per megawattora (MWh) nel mese di luglio rispetto a 115,7 euro/MWh nel mese di giugno. Questo “prezzo di riferimento” consente ai consumatori di escludere offerte eccessivamente elevate.

Questo evidente aumento si spiega principalmente con la recente decisione della CRE di rivalutare per quattro anni la tariffa per il trasporto del gas che arriva alle abitazioni e alle imprese, vale a dire il pedaggio addebitato dal gestore della rete GRDF ai fornitori. Questa quota di rete, che rappresenta un piccolo terzo della fattura, è in aumento poiché è necessario distribuire “costi crescenti su consumi decrescenti”, ha spiegato all’AFP la presidente della CRE, Emmanuelle Wargon.

• Rivalutazione delle indennità di disoccupazione

Le indennità di disoccupazione saranno aumentate dell’1,2% questo 1° luglio. Questa rivalutazione “riguarderebbe circa due milioni di persone in cerca di lavoro compensate” su circa 2,7 milioni in totale, secondo Unédic.

L’organismo gestito congiuntamente da sindacati e organizzazioni datoriali sostiene di “tenere conto sia del contesto economico che dell’equilibrio finanziario del sistema di assicurazione contro la disoccupazione” e ricorda che questa rivalutazione “viene dopo altre due nel 2023 (+1,9% rispetto ad aprile 1, poi +1,9% dal 1° luglio). In media, negli ultimi cinque anni, la rivalutazione annua è stata pari all’1,68%.

Un beneficiario che non ha lavorato durante il mese e percepisce l’indennità minima passerà così da 979,29 euro lordi a 991,07 euro lordi, precisa Unédic.

Jérémy Bruno con l’AFP Giornalista BFMTV

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