cosa sappiamo del piano israeliano presentato questo venerdì da Joe Biden – Libération

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La guerra tra Hamas e Israelecaso

Trois phases d’une quarantaine de jours chacune pour passer d’un cessez-le-feu temporaire à une paix durable à Gaza : on vous explique le contenu de l’accord israélien, phase par phase, dévoilé ce vendredi 31 mai par le président americano.

Questo è un accordo dettagliato “quattro pagine e mezza” che potrebbe porre fine al conflitto a Gaza. Trasmesso giovedì a Hamas da Joe Biden, questo progetto di accordo corrisponderebbe ad alcuni “piccoli aggiustamenti”, che il movimento palestinese si è già detto pronto ad accettare. Si tratta di un piano in tre fasi, ciascuna della durata di circa quaranta giorni. Ecco la proposta israeliana, presentata da Joe Biden, per porre fine a quasi otto mesi di conflitto.

Fase 1: cessate il fuoco totale e restituzione di una parte degli ostaggi

Questa prima fase prevede un cessate il fuoco totale di sei settimane, accompagnato dal ritiro israeliano dalle aree densamente popolate della Striscia di Gaza. “Alcuni” Gli ostaggi israeliani – donne e anziani, feriti o malati – sarebbero stati rilasciati e alcuni corpi sarebbero stati restituiti alle loro famiglie. Il presidente americano ha promesso che gli ultimi ostaggi di nazionalità americana sarebbero poi tornati “a casa”.

In cambio, centinaia di prigionieri palestinesi verrebbero rilasciati. La tregua consentirebbe quindi il ritorno dei palestinesi sfollati alle loro case nel nord della Striscia di Gaza, o almeno a ciò che resta di loro dopo mesi di intenso bombardamento israeliano.

Sempre in questa fase aumenterebbero gli aiuti umanitari, che finora non sono mai riusciti ad entrare nel territorio in quantità sufficiente”fortemente»fino a raggiungere i 600 camion al giorno.

Fase 2: fine dei combattimenti e ritiro delle truppe israeliane

I contorni precisi di questa seconda fase saranno, secondo Joe Biden, negoziati durante le prime sei settimane di cessate il fuoco. Il capo di Stato americano ha chiarito che le ostilità non riprenderanno finché le discussioni continueranno.

In caso di successo dei negoziati, i combattimenti finirebbero definitivamente e tutti gli israeliani ancora detenuti a Gaza tornerebbero a casa, compresi i soldati israeliani. Le forze israeliane si ritirerebbero completamente dal territorio.

Fase 3: piano di ricostruzione della Striscia di Gaza

Questa terza fase vedrebbe il lancio di un vasto piano per la ricostruzione di Gaza, con il sostegno degli Stati Uniti e della comunità internazionale. Con priorità ai cantieri ospedalieri, scolastici e residenziali. Un alto funzionario americano ha stimato che ci vorranno dai 3 ai 5 anni per ricostruire il territorio. Anche gli ultimi resti degli ostaggi israeliani verrebbero restituiti alle loro famiglie.

Allo stesso tempo, secondo Joe Biden, si farà tutto il possibile affinché Hamas non possa ricostituire le sue capacità di attacco, e ciò con l’intervento dei partner regionali. Quest’ultimo punto è cruciale. Venerdì Israele ha avvertito che la sua guerra a Gaza continuerà finché Hamas non sarà spazzato via. “Il Primo Ministro ha autorizzato la squadra negoziale a presentare un piano per raggiungere questo obiettivo, insistendo nel contempo sul fatto che la guerra non finirà finché tutti gli obiettivi non saranno raggiunti”ha ricordato un comunicato stampa dell’ufficio di Benjamin Netanyahu, citando “il ritorno” di tutti gli ostaggi e “l’eliminazione delle capacità militari e governative di Hamas”. La tabella di marcia proposta lo consentirebbe “mantenere questi principi”.

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