PLF 2025: In un momento di preoccupazione, la FAS scambia con i ministri della Solidarietà e dell’Edilizia

PLF 2025: In un momento di preoccupazione, la FAS scambia con i ministri della Solidarietà e dell’Edilizia
PLF 2025: In un momento di preoccupazione, la FAS scambia con i ministri della Solidarietà e dell’Edilizia
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Questa settimana, la Federazione degli Attori della Solidarietà (FAS) ha incontrato due membri del governo: Paul Christophe, ministro della Solidarietà, dell’Autonomia e dell’Uguaglianza di genere, e Valérie Létard, ministro dell’Edilizia e del Rinnovamento urbano. Questi incontri hanno evidenziato la profonda preoccupazione della FAS riguardo al deterioramento della situazione delle persone, dei professionisti e delle associazioni, in un contesto di restrizioni di bilancio e discorsi stigmatizzanti. Hanno inoltre permesso di tracciare un quadro delle questioni finanziarie e dei progetti previsti nel quadro del disegno di legge finanziaria (PLF) per il 2025, delineando al contempo percorsi comuni di riflessione per rispondere alle sfide attuali nei settori dell’accoglienza sociale e sanitaria .

Solidarietà: margini di manovra limitati

Uno dei punti centrali discussi con il ministro della Solidarietà è stato l’aumento del budget destinato al patto di solidarietà, passato da 190 a 253 milioni di euro. Questo aumento sosterrà in particolare lo sviluppo di sistemi come SEVE Emploi e altre sperimentazioni in campo sociale. Un’ulteriore dotazione di 4 milioni di euro sarà destinata al lavoro sociale.

Nonostante questi progressi, il margine di manovra appare limitato in termini di bilancio. Al momento non è previsto nulla per compensare il pagamento del bonus SEGUR che mette a rischio la sopravvivenza delle strutture e che richiede una risposta da parte del governo.

Tra le priorità del ministro: la gioventù, con particolare attenzione alla tutela dell’infanzia e all’integrazione dei giovani, e l’attrattiva delle professioni sociali.

Con quest’ultimo si è concordato di lavorare per rimuovere tutti gli ostacoli burocratici che gravano sulle persone, sugli assistenti sociali e sulle associazioni.

La FAS ha inoltre insistito sulla necessità di portare a compimento l’esperimento RSA e la riforma dei minimi sociali nell’interesse delle persone e dell’accesso ai diritti.

Alloggi: le principali sfide per gli alloggi di emergenza

Con Valérie Létard, ministra dell’Edilizia, sono state dettagliate le modifiche di bilancio previste per il 2025, con un leggero aumento di 5 milioni di euro sul bilancio operativo del programma (BOP) 177 (“Alloggio, percorso abitativo e integrazione delle persone vulnerabili”), ciò non compensa il significativo calo di 177 milioni per gli alloggi di emergenza (HU) rispetto all’esecuzione del bilancio 2023. Questa riduzione comprometterà il mantenimento di 203.000 posti alloggio, nonostante gli annunci del governo, e mette in evidenza il divario tra i bisogni delle persone e le compensazioni SEGUR. e le risorse stanziate.

Per alcuni sistemi sono stati annunciati aumenti notevoli: +6,8 milioni per il monitoraggio sociale, +13,5 milioni per i CHRS (centri di accoglienza e reinserimento sociale) e +37,1 milioni per le pensioni familiari. Resta tuttavia irrisolta la questione dell’integrazione del finanziamento del premio SEGUR in questo bilancio, mentre FAS e Nexem hanno stimato il fabbisogno in 73 milioni di euro, mettendo a rischio le associazioni.

La ministra ha anche mostrato la sua volontà di lavorare a stretto contatto con la FAS e le parti interessate del settore su misure pragmatiche per migliorare la situazione dell’edilizia sociale. La FAS ha ribadito l’urgenza della questione e la sua ferma opposizione a qualsiasi attacco alla legge SRU.

La FAS ha ribadito la sua aspettativa e la sua disponibilità a rilanciare il lavoro in un’ottica di programmazione a lungo termine di azioni e risorse sulla strada, negli alloggi e per l’abitazione.

Con i due ministri la FAS ha sottolineato il potenziale danno dei commenti e delle indicazioni del ministro dell’Interno sia dal punto di vista delle soluzioni da fornire agli stranieri in situazioni precarie sia del clima che pesa sull’azione delle associazioni.

Spunti di riflessione nonostante i vincoli di bilancio

I colloqui con i due Ministri hanno permesso di fare il punto sulle grandi questioni sociali e abitative e di ricordare le proposte di modifica apportate dalla FASintegrando al contempo gli attuali vincoli di bilancio. Sui giovani, l’inserimento professionale e l’alloggio sono stati aperti spunti di riflessione per cercare di rispondere alle sfide sociali attuali. La FAS continuerà ad affrontare questi temi nel prossimo incontro previsto lunedì con Astrid Panosyan-Bouvet, ministro del Lavoro e dell’Occupazione.

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