Petrolio scosso dal possibile cessate il fuoco a Gaza, ma guadagna terreno

Petrolio scosso dal possibile cessate il fuoco a Gaza, ma guadagna terreno
Petrolio scosso dal possibile cessate il fuoco a Gaza, ma guadagna terreno
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(New York) I prezzi del petrolio si sono chiusi lunedì al termine di una sessione molto volatile, punteggiata da annunci relativi alla situazione a Gaza e ad un possibile cessate il fuoco.


Inserito alle 15:21

Il prezzo del barile di Brent del Mare del Nord con consegna a luglio si è apprezzato dello 0,44%, chiudendo a 83,33 dollari.

Il barile americano di West Texas Intermediate (WTI), con scadenza a giugno, ha guadagnato lo 0,47%, a 78,48 dollari.

L’oro nero è finalmente riuscito a mettere a segno un leggero rimbalzo, dopo aver toccato venerdì il livello più basso da metà marzo.

I prezzi sono aumentati all’inizio della sessione, sostenuti dal lancio da parte di Israele di un’operazione di evacuazione dall’est della città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, prima di una possibile offensiva terrestre contro il movimento islamico palestinese Hamas.

Questa iniziativa è arrivata il giorno dopo la morte di quattro soldati israeliani, uccisi dal lancio di razzi lanciati dal braccio armato di Hamas attorno al principale punto di passaggio degli aiuti umanitari da Israele a Gaza.

Ma lo slancio è improvvisamente svanito con l’annuncio dell’accettazione della proposta di cessate il fuoco da parte di Hamas nell’ambito della mediazione tra Egitto, Qatar e Stati Uniti, anche se domenica al Cairo un ciclo di negoziati indiretti si è concluso senza alcun progresso.

“Ciò ha messo il petrolio sotto pressione”, ha commentato Robert Yawger di Mizuho.

I prezzi del greggio sono diventati negativi anche per un breve periodo, prima di riprendersi leggermente.

Un funzionario israeliano ha detto che Israele sta “esaminando” la proposta di cessate il fuoco accettata da Hamas.

Robert Yawger di Mizuho ritiene che ci siano poche possibilità che “qualcuno prenda per oro colato l’annuncio (di Hamas), sapendo che recentemente hanno affermato che avrebbero accettato solo un ritiro israeliano da Gaza”.

Tuttavia, il primo ministro israeliano Benjamin “Netanyahu ha detto che non avrebbero lasciato Gaza”, ha ricordato Robert Yawger.

Per l’analista, a parte il contesto geopolitico, l’oro nero resta fragile e farebbe fatica a fronteggiare un ulteriore aumento delle scorte americane di petrolio greggio e benzina, nel rapporto settimanale che sarà pubblicato mercoledì dall’Agenzia americana di informazione sull’energia (EIA).

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