Christine Bravo di fronte ad un abisso finanziario: “Tutta l’assicurazione sulla vita che avevo intenzione di lasciare ai miei figli”

Christine Bravo di fronte ad un abisso finanziario: “Tutta l’assicurazione sulla vita che avevo intenzione di lasciare ai miei figli”
Christine Bravo di fronte ad un abisso finanziario: “Tutta l’assicurazione sulla vita che avevo intenzione di lasciare ai miei figli”
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“Mi commuoverò fino alle lacrime perché è una vittoria per me!” Christine Bravo ancora non riesce a crederci! La sua barca art deco chiamata “Frou Frou” in riferimento al suo precedente spettacolo è stato scelto per ricevere una delegazione di atleti per la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici il 26 luglio. Un vero lieto fine per un’avventura iniziata malissimo. “Se lo avessi saputo, mannaggia, non l’avrei mai comprato nel 2018 sono stato truffato perché c’erano dei buchi nello scafo”dice Christine Bravo in La domenica parigina questo 5 maggio

“La ‘Frou-frou’ è rimasta nove mesi in cantiere. Poi abbiamo fatto dei lavori di trasformazione molto pesanti per poter accogliere i passeggeri. Tutto questo è stato finito poco prima che il Covid ci lasciasse in banchina”continua l’ex conduttore. “La nostra attività commerciale era appena iniziata. Avevamo un fatturato pari a zero, quindi non avevamo alcun aiuto”spiega nelle colonne di Domenica parigina colui che ha voluto organizzare crociere di prestigio sulla Senna a bordo di questa imbarcazione. “Ho lasciato tutta l’assicurazione sulla vita che intendevo lasciare ai miei figli. Chiunque al mio posto avrebbe gettato la spugna!”.dice la 68enne ex star televisiva, orgogliosa di aver resistito.

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Lo sfogo di Christine Bravo per la cerimonia di apertura delle Olimpiadi

Sarà a bordo del “Frou Frou” durante la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici? “Purtroppo no. Hanno fatto degli accertamenti sulla moralità e potete immaginare che ho fallito! Più seriamente, per ragioni di sicurezza, a bordo ci saranno solo il capitano e il suo marinaio”, risponde Christine Bravo. Vivrà l’evento da un’altra barca. “In prima linea da quando vivo su una chiatta, ormeggiata non lontano da Notre-Dame. Le barche passeranno a pochi metri di distanza. Si vocifera di quote di dieci ospiti”confida il compagno di Laurent Ruquier.

“Trovo normale che ci siano dei limiti per ragioni di sicurezza. Ma 10 sono troppo pochi, 25 mi sembra più accettabile. Non dovrò scegliere tra i miei figli e i miei nipoti?”interviene lei La domenica parigina. Prima di concludere con la franchezza che lo contraddistingue: “Se persisteranno con la loro idea delle quote, bloccheremo la Senna con tutte le nostre chiatte, come i contadini!” Gli organizzatori sono avvisati!

Articolo scritto in collaborazione con 6Medias

Crediti fotografici: CEDRIC PERRIN / BESTIMAGE

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