Teddy Riner domina Temur Rakhimov e vince il Grande Slam di Dushanbe

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Una lezione di maestria. Questo è ciò che ha dato Teddy Riner, questa domenica a Dushanbe, nella finale dei +100 kg contro il tagiko Temur Rakhimov, numero 2 del ranking, con il francese quarto. Vince così il suo terzo Grande Slam nel 2024, dopo Parigi il 4 febbraio e Antalya (Turchia) il 31 marzo.

Per conquistare l’undicesimo Slam della sua carriera, in un clima di follia, il guadalupano non ha lasciato respirare il suo rivale: il primo in guardia, ovviamente sui suoi appoggi, taglienti. Quindi Rakhimov non esisteva: concesse un waza-ari (su o-soto-gari) che alla fine fu annullato. Niente di cui preoccuparsi per il cinque volte medaglia olimpica che si è rifatto inchiodando il tagiko con un uchi-mata a destra, seguito a terra. Ippon!

Cinque settimane dopo la sua vittoria nel Grande Slam di Antalya (Turchia), il 31 marzo, Teddy Riner è tornato a gareggiare questa domenica a Dushanbe. La campionessa del mondo dei +100 kg aspirava a guadagnare punti per la classifica olimpica ed entrare così nella top 8 (da 9° a 14 punti dall’8° posto prima di questa domenica) per i Giochi Olimpici di Parigi di quest’estate, per essere al vertice della classifica lista ed evitare un sorteggio troppo fitto fino ai quarti di finale.

Più competizione prima delle Olimpiadi?

Con questo successo intasca 1000, tanto da risalire dal 9° al 2° posto a 1400 punti dal leader, il russo Inal Tasoev (5000 contro 6400). Abbastanza per incoraggiare senza dubbio Teddy Riner a non competere più da qui alle Olimpiadi della prossima estate. E questo anche se è iscritto all’ultimo Grande Slam, il 12 maggio in Kazakistan e la Federazione francese gli ha riservato un posto per i Mondiali di Abu Dhabi, il 23 maggio. La decisione dovrebbe essere presa dopo il debriefing con il suo staff dopo Dushanbe.

Esentato dal primo turno, Teddy Riner ha battuto nel suo primo incontro Munir Ertug, che non aveva mai incontrato in una competizione. Il giovane turco (20 anni) nel 2023 era ancora junior ed era stato medaglia di bronzo mondiale. Ha pagato caro la sua giovinezza quando si è lanciato in un’azione sulla schiena che Riner si è affrettato a restituire a suo vantaggio per immobilizzarlo a terra. Un ippon in saccoccia per il guadalupano (35 anni).

Nei quarti di finale Riner ha ritrovato Losseni Kone, che aveva dominato in quella stessa tappa del Grande Slam di Parigi del 4 febbraio, vinto per l’ottava volta. Il tedesco, settimo in “Europa” in Croazia la scorsa settimana, è partito velocemente per attaccare il francese, ma un po’ troppo frettolosamente. Senza farsi prendere dal panico, Teddy Riner attese l’opportunità di eseguire un successivo movimento dell’anca a terra. Ippon.

In semifinale, Teddy Riner ha affrontato Denis Bachaev, un russo (19 anni) che l’anno scorso era ancora junior. Giovane ma non senza judo: agli ottavi di finale ha avuto la meglio su Martti Puumalainen, campione d’Europa nel 2023, che precedeva Riner in classifica (8° con 14 punti di vantaggio) prima di questo Grande Slam. L’eliminazione del finlandese tornerà quindi utile al francese che probabilmente avrebbe voluto affrontarlo finalmente in una competizione ufficiale, proprio per “averlo tra le mani” in caso di duello alle Olimpiadi di quest’estate.

In semifinale, Teddy Riner ha inflitto un ippon su un calcio di zampa (o-soto-gari) a 1’32” dal gong alla prima vera occasione. In finale, il francese ha affrontato il tagico Temur Rakhimov, vincitore ai rigori (un po’ generosi per alcuni) nella semifinale di Magomedomarov (Emirati Arabi Uniti). Il francese lo ha battuto nelle semifinali dei Campionati del Mondo 2023 a Doha, dove è stato incoronato dei pesi massimi per l’undicesima volta. Lo ha fatto anche questa domenica.

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