un “creatore di eunuchi” accusato di aver guadagnato 350mila euro grazie ai video delle mutilazioni

un “creatore di eunuchi” accusato di aver guadagnato 350mila euro grazie ai video delle mutilazioni
un “creatore di eunuchi” accusato di aver guadagnato 350mila euro grazie ai video delle mutilazioni
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Marius Gustavson, norvegese di 46 anni, è sospettato di aver lanciato un sito a pagamento sul quale venivano trasmessi video di mutilazioni genitali. È comparso davanti a un tribunale britannico e si è dichiarato colpevole.

Pratiche estremamente violente. Marius Gustavson, un norvegese di 46 anni, è comparso davanti al tribunale di Londra giovedì 2 maggio, insieme ad altri sei uomini, per mutilazione genitale filmata e poi pubblicata su un sito a pagamento, riferiscono i media britannici. La natura e il numero di queste mutilazioni sono “senza precedenti”, secondo la giustizia britannica.

Il sospettato ha ammesso i fatti

Il norvegese, considerato “la mente” di questo “lucroso commercio”, secondo l’Old Bailey, il tribunale centrale della Corona britannica, ha ammesso i fatti di cui è accusato.

Si è dichiarato colpevole, in particolare dell’accusa di associazione a delinquere finalizzata a commettere danni gravi, ma anche di altri cinque capi di imputazione relativi a lesioni personali gravi e intenzionali e ha assicurato che il suo divorzio era stato il fattore scatenante della sua pratica.

Tre uomini sono già stati condannati in questo caso. Si ritiene che 13 persone siano state vittime di questi atti di mutilazione.

Più di 22.000 utenti del sito

Secondo i media britannici, Marius Gustavson ha guadagnato più di 300.000 sterline, ovvero più di 350.000 euro, grazie al suo sito che condivide video di questi atti di estrema violenza per gli abbonati. Le pubblicazioni vanno dal 2017 al 2021.

Secondo il procuratore Caroline Carberry si trattava di “interventi pericolosi” eseguiti da persone senza qualifiche mediche.

La cosiddetta piattaforma “eunuch maker” offriva contenuti e abbonamenti gratuiti, fino a 100 libri, ovvero quasi 177 euro, all’anno per la versione “VIP”. Ha riunito 22.841 utenti.

Persone incoraggiate ad automutilarsi

Secondo il pubblico ministero le mutilazioni genitali sono state effettuate utilizzando diversi strumenti, alcuni dei quali utilizzati per “castrazioni animali”.

Queste mutilazioni venivano talvolta eseguite dalle persone stesse. Durante una videochiamata, Marius Gustavson ha incoraggiato un uomo ad “automutilare” i suoi testicoli, prima di spingerlo, pochi giorni dopo, a tagliargli il pene.

Anche il norvegese era stato mutilato. In particolare, la sua gamba è stata amputata nel 2019, dopo aver chiesto a un altro uomo di congelarla. Anche il suo pene è stato ritrovato dalla polizia in un cassetto, quattro anni dopo la sua amputazione. Le è stato anche rimosso un pezzo del capezzolo.

Promesse di denaro

Alcune parti del corpo mutilate “avrebbero potuto essere vendute”, secondo il pubblico ministero. Ci sono anche “prove”, soprattutto video, del “cannibalismo”. Queste mutilazioni furono eseguite nell’alloggio londinese di Marius Gustavson, in alloggi in affitto o in camere d’albergo.

Alle vittime, una delle quali è un’adolescente di 16 anni, è stato promesso del denaro derivante dalla pubblicazione dei video in cambio delle mutilazioni.

Uno degli uomini ha presentato denuncia alla polizia britannica, avviando un’indagine. Nella sua deposizione l’uomo descrive Marius Gustavson come un “pazzo” che è riuscito a creare un sito “intelligente e professionale”.

Secondo la corte, il norvegese era riuscito a creare intorno a sé un “atmosfera di culto”, definita “accattivante e affascinante”.

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