Ripresa con drone nel centro di Vannes: cosa si può e cosa non si può fare con un drone in città

Ripresa con drone nel centro di Vannes: cosa si può e cosa non si può fare con un drone in città
Ripresa con drone nel centro di Vannes: cosa si può e cosa non si può fare con un drone in città
-

Partendo dal lavatoio della Garenne, il drone sorvola la Marle ai Jardins des Remparts, a Vannes, passa sotto il salice, poi sopra i ciliegi e sopra la strada, nel prolungamento di rue Francis-Decker. Il piano è molto bello. Ma è regolamentare?

Lo afferma il Comune nel post su Facebook, ma molti internauti mettono in dubbio nei commenti la liceità del furto. Allora, chi sta dicendo la verità? Abbiamo separato la verità dalla menzogna.

Un drone non può volare in città. Impostore

In un volo in città, questo è uno scenario di volo in un’area popolata (chiamato S3). È autorizzato, ma deve soddisfare diversi criteri. È necessario, prima di qualsiasi volo S3, comunicarlo (cinque giorni prima del volo) sulla piattaforma della Direzione Generale dell’Aviazione Civile (DGAC): Alpha Tango. Tuttavia, i droni ricreativi (non professionali) rimangono vietati in città.

Un drone può sorvolare le persone. Impostore

È vietato sorvolare persone e veicoli in circolazione con droni, sia in aree abitate che non. Per volare in un centro abitato, il pilota remoto deve calcolare, tramite una formula, una “zona di esclusione di terzi” che tiene conto della velocità e dell’altezza del drone, oltre che della gravità. Le persone autorizzate a trovarsi all’interno di questa zona sono: il pilota remoto, le persone legate alla missione, i testimoni e le persone che hanno firmato un certificato attestante di essere a conoscenza delle misure messe in atto dal pilota in caso di atterraggio di emergenza.

Il pilota remoto deve mantenere il suo drone ad una certa distanza da sé. VERO

Nell’ambito di questo scenario di volo, il drone non deve superare i 12 metri di altitudine e deve rispettare una distanza e non volare a più di 100 metri dal pilota. Nel caso del video pubblicato dal Comune, il drone copre una distanza di 300 metri… È quindi difficile che il pilota remoto si trovi, qualunque sia la configurazione scelta, a meno di 100 metri dal suo drone durante tutto il volo. “Avrebbe dovuto fermarsi prima. Avremmo dovuto essere più vigili”, spiega Nathalie Grégoire, responsabile della comunicazione della Città, che si fa perdonare, tenendo presente che “i furti nelle aree urbane sono molto regolamentati, facciamo poco e cerchiamo sempre di non volare sull’acqua.

Con un drone FPV, il volo in città non è soggetto agli stessi vincoli. Impostore

Il drone in visuale FPV – per la visuale in prima persona (volo in immersione), il pilota remoto vede in diretta ciò che trasmette la telecamera del drone grazie agli occhiali – è soggetto agli stessi vincoli di un drone classico, a cui si aggiunge però la presenza obbligatoria di un secondo pilota remoto la cui missione è mantenere permanentemente la vista del drone. Questo tipo di volo è quindi più restrittivo e più difficile da attuare.

Per il pilota remoto, nessun guasto

Per il pilota remoto dietro al piano, un professionista, non c’è alcuna violazione delle norme, le autorizzazioni sono in regola e non ci sono problemi con questo volo. La distanza va rispettata. “Ero a metà del viaggio del drone e non ha attraversato né strada né persone”, spiega il pilota remoto, che evidenzia un effetto ottico alla fine del video dovuto alla regolazione effettuata per stabilizzare il video.

Per quanto riguarda l’FPV, assicura che era presente una seconda persona per tenere in vista il drone. “Ho fatto un bel video per promuovere la Città, l’obiettivo è non attirare critiche”.

-

PREV VIDEO. Formula 1 – 1994-2024: trent’anni dalla scomparsa di Ayrton Senna, “molto più di un idolo della F1”
NEXT Dove e quando donare il sangue nell’Eure-et-Loir nel maggio 2024?