grande marcatore, grande allenatore?

grande marcatore, grande allenatore?
grande marcatore, grande allenatore?
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La FCM ha affidato le redini ad un ex giocatore molto bravo, con una lunga esperienza ma che ha ancora tanto da dimostrare come allenatore.

Mondercange non ha ancora vinto in DN ed è il 4 ottobre. Sébastien Mazurier è stato licenziato, Marc Depienne è subentrato ad interim e, mercoledì sera, la FCM ha ufficializzato il nome dell’uomo che affronterà questa spinosa sfida: Joris Di Gregorio, 42 anni. Un grande ritorno, del tutto inaspettato.

Il diretto interessato, al suo primissimo colloquio da allenatore del DN (anche se era già stato assistente di Paulo Gomes al Mondorf, tra luglio 2018 e aprile 2019) se lo è chiesto ieri stesso: “Un grande giocatore deve essere necessariamente un grande allenatore. ? Perché è una professione molto diversa”. Non chiudiamo qui la questione, ma è chiaro che lui era un grande giocatore del calibro del Granducato e che Stefano Bensi, ex compagno di squadra dell’Esch, precipitato nella stessa breccia di dover rilevare un gruppo a poco preavviso senza avere esperienza da allenatore, ha svolto molto bene il lavoro al Fola. Anche se si è appena dimesso, ha mantenuto la sua posizione. E altre due volte.

“Non mi sono mai venduto”

Di Gregorio, ex centravanti, falsamente disinvolto, ha chiuso da poco la sua carriera da giocatore. All’epoca era colpevole di 79 gol in 144 partite di DN con F91, Fola e Mondorf. Il francese forse non sarà mai stato capocannoniere della Ligue BGL, ma sarà stato il grande boss di questo campionato dal 2005 al 2008, periodo durante il quale vinse tutto con la F91, ovvero tre scudetti, due Coppe e due titoli. come miglior giocatore, segnando anche 3 gol in 8 partite di Coppa dei Campioni. Con un pedigree del genere sarebbe stato facilissimo trovare un posto alla fine del contratto di gioco. “Ma non mi sono mai svenduto. Pensavo di avere dei tocchi interessanti e non sono arrivati”.

A priori, non è questo il karma che Mondercange vuole comprare, che aveva già sondato il terreno un anno fa. Ma evidentemente non era ancora il momento. La lanterna rossa è appena tornata alla carica di fronte all’urgenza della sua situazione contabile, sperando di riprodurre l’ottima mossa fatta (mantenere senza dighe) con Sébastien Mazurier, la scorsa stagione. Era già una missione delicata e affidata a un ragazzo che – come Bensi a Fola – non aveva mai ricoperto prima questo tipo di incarico. Questo non sarà del tutto il caso di Di Gregorio, che ha allenato Veymerange, nella Regionale 2 francese, per due stagioni. Ma accetta di rimanere in una forma di improvvisazione: “Scopro assolutamente tutto. Ma neanche per i giocatori dovrebbe essere facile. È una vera esperienza di apprendimento. Fortunatamente abbiamo tre settimane prima della prossima partita del DN.

Il prossimo match, infatti, è Wiltz, altro giocatore di bassa classifica che Mondercange farebbe bene a sconfiggere per prendere finalmente il largo. Ieri non era ancora il momento di parlare di tattica o di filosofia di gioco Di Gregorio ha parlato di piacere e rigore: “Sono un appassionato di gioco a cui piace partecipare alle sedute. Voglio che i miei giocatori rispettino il calcio, l’avversario, la loro squadra. E sono intransigente riguardo al comportamento. Per il resto andremo avanti passo dopo passo. A volte il calcio passa ai dettagli”. Come un cambio di allenatore.

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