Settimana di azione per il clima di Baku: il gas naturale al centro delle discussioni

Settimana di azione per il clima di Baku: il gas naturale al centro delle discussioni
Settimana di azione per il clima di Baku: il gas naturale al centro delle discussioni
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Questo articolo è stato originariamente pubblicato in inglese

Molte ONG hanno invitato le compagnie petrolifere e del gas a limitare le loro emissioni.

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Riuniti a Baku in occasione di Settimana di azione per il climaimprenditori, studenti e attivisti ambientali hanno discusso della necessità di farlo rendere il gas naturale più pulito.

Il gas naturale, una miscela di idrocarburi composta principalmente da metano, è la fonte di una parte significativa dell’inquinamento atmosferico in tutto il mondo.

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Con circa 120 milioni di tonnellate rilasciate in tutto il mondo lo scorso anno, il metano è responsabile di oltre il 25% del totale il riscaldamento globale e secondo l’Agenzia internazionale per l’energia, un terzo di queste emissioni proviene dal settore energetico.

Appello per limitare le emissioni di metano

Durante l’evento è stata organizzata una tavola rotonda durante la quale molte ONG hanno invitato le compagnie petrolifere e del gas a limitare le proprie emissioni.

Steve Hamburg, capo scienziato dell’Environmental Defense Fund, un’organizzazione no-profit con sede negli Stati Uniti, ha affermato che è imperativo che i leader mondiali esercitino maggiori pressioni sulle aziende importatrici affinché rispettino i loro impegni ambientali: “Ci sono molti strumenti e stiamo vedendo che i paesi che importano gas stanno lavorando sempre più per richiedere che le loro importazioni provengano da luoghi con emissioni di metano molto basse, così come da paesi che hanno normative che richiedono emissioni limitate. È davvero un approccio a basso costo frutto. L’industria sa come produrre gas con pochissime emissioni di metano associate.

Adozione di un nuovo obiettivo finanziario globale per il clima alla COP 29

La settimana del clima funge da preambolo alla COP 29, che si terrà sempre nella capitale azera il prossimo novembre per arrivare all’adozione di un nuovo obiettivo globale in termini di finanziamento del clima. Sostituirà quella del 2009, che prevedeva che i paesi ricchi raccogliessero 100 miliardi di dollari all’anno in aiuti ai paesi in via di sviluppo. Una somma che sarà finalmente raggiunta nel 2022.

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