Esplosione in una base irachena: pesanti sospetti gravano sugli americani…

Esplosione in una base irachena: pesanti sospetti gravano sugli americani…
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Un manager di Hashd al-Shaabi confermato i fatti, garantendo lo svolgimento di un’indagine. Un funzionario del Ministero dell’Interno ha annunciato che l’esplosione ha causato “un martire e otto feriti” tra i soldati presenti nella base.

Il corrispondente dial-Manar ha indicato che il raid aveva preso di mira la direzione corazzata e le brigate al-Jihad E al-Nukhba in questa base dove si trovava la 7a legione del Hashd al-Shaabi. Ospita la sede della sua sede.

media americani CNN da parte sua ha assicurato che l’esplosione è avvenuta in un deposito di armi. Ma il corrispondente del telegiornale libanese al-Mayadin ha riferito che l’attacco ha preso di mira l’ingresso principale della base, il parcheggio dei veicoli e l’ufficio della Hashd al-Shaabi, riferendo che ci sono state tre esplosioni. Ha anche rivelato che ieri sera lo spazio aereo iracheno è stato teatro della consueta attività dell’aviazione americana ed è stato visto un aereo americano che riforniva di carburante. Dopo l’attacco è stato individuato un aereo del Dipartimento di Stato americano diretto da Baghdad a Beirut al-Mayadin.

Per quanto riguarda l’autore dell’attacco, una fonte della sicurezza irachena ha detto che gli aerei che hanno bombardato la base provenivano dalla base Burj22, nella regione di Rukban, nel nord-est della Giordania, vicino al confine giordano-siriano. Il capo del comitato di sicurezza del governatorato di Babele ha assicurato che i droni hanno provocato 5 esplosioni.

IL CENTCOM ha negato che gli aerei americani abbiano lanciato raid. “Le forze della coalizione non hanno partecipato né lanciato raid nei siti in Iraq”, ha scritto X.

In risposta, la Resistenza Islamica in Iraq, una fazione di Hachd ha rivendicato la responsabilità della sparatoria “verso un obiettivo israeliano vitale a Eilat”, a sud della Palestina occupata. Resta da vedere se questo ulteriore incidente mortale darà più vigore al desiderio di Baghdad di svuotare le proprie basi da qualsiasi presenza americana, come richiesto dalla maggioranza degli iracheni. Per il momento il governo iracheno sembra esitante nel chiedere la partenza definitiva degli americani dall’Iraq. Anche se vi assicuriamo che erano state istituite commissioni ad hoc per stabilire un quadro di ritiro. Gli americani si aggrappano ancora alla tesi che hanno avanzato in ogni occasione: la lotta contro Daesh è ancora lungi dall’essere finita.

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