Se Hamas dicesse sì, cosa accadrebbe?
I prossimi passi verso un accordo prevedono innanzitutto la risposta finale di Hamas. Se la risposta sarà positiva, una delegazione israeliana si recherà al Cairo per discutere i dettagli. Se verrà raggiunto un accordo su ogni punto, una delegazione di alti funzionari israeliani, capi del Mossad e dello Shin Bet, si recherà al Cairo per finalizzare l’accordo. Tutti i ministri dovranno approvarlo. Poi, in tempi rapidi, si potrà mettere in atto la prima fase di 40 giorni che prevede:
– Una cessazione temporanea delle azioni militari reciproche tra le due parti.
– Un ritiro delle forze israeliane verso est e lontano dalle aree densamente popolate
– Il ritorno alle loro case degli abitanti di Gaza che vivevano nel nord della Striscia
– Scambio di rapiti e prigionieri: Hamas rilascerà almeno 33 persone tra cui donne (civili e soldati), bambini (sotto i 19 anni), adulti (over 50), malati e feriti.
Hamas rilascerà 3 ostaggi israeliani il primo giorno dell’accordo, poi altri 3 ostaggi ogni tre giorni, a cominciare da tutte le donne (civili e militari) fino al 33° giorno. In cambio, Israele rilascerà il numero corrispondente di prigionieri palestinesi dalle carceri israeliane, secondo gli elenchi concordati.