Par
Maxence Gorregues
Pubblicato il
14 gennaio 2025 alle 8:11
Come temevano le autorità sanitarie pubbliche, l’influenza si è avvicinato, all’inizio del 2025, al suo picco nell’inverno 2022-2023, uno dei più significativi degli ultimi anni. Nella settimana dal 23 al 29 dicembre 2024, circa 1 150 consultazioni sono stati effettuati per malattie simil-influenzali in tutti i diversi ospedali della Normandia. Il picco è salito a 1.400 nel 2022.
L’epidemia influenzale sta rallentando?
Nel suo ultimo bollettino epidemiologico, la Sanità pubblica francese ha potuto constatare 950 visite ospedaliere, nella settimana dal 30 dicembre al 5 gennaio. L’epidemia inizierebbe quindi a rallentare leggermente.
Resta che, dal lato della medicina cittadina, l’influenza rappresenta una consultazione su quattro in Normandia, nella rete SOS Medici, per un totale di 1.800 consultazioni in una settimana (30 dicembre – 5 gennaio). È 140% in più rispetto al numero di consultazioni osservate un mese prima, sempre a causa dell’influenza. Si tratta del 12,5% in più rispetto alla settimana precedente.
L’influenza presente nell’8% dei decessi in Normandia
Come per ogni grande ondata epidemica, l’influenza rafforza la sua presenza sul fronte della morte. Così, sempre nella settimana dal 30 dicembre al 5 gennaio, è stata segnalata in quasi l’8% dei quasi 700 decessi registrati in Normandia, per tutte le cause combinate. Dobbiamo anche tornare all’inverno 2022-2023 per trovare un tale livello nel tasso di certificati di morte elettronici con la menzione dell’influenza, per tutte le età messe insieme. Lo stesso tasso era inferiore all’1% prima di metà dicembre.
Nel suo ultimo bollettino, la sanità pubblica francese incoraggia fortemente vaccinazione. “È essenziale raccomandare la vaccinazione a tutte le persone aventi diritto, al fine di proteggere loro e chi li circonda, in particolare le persone più vulnerabili: le persone di età pari o superiore a 65 anni; persone di età superiore a 6 mesi con comorbidità ad alto rischio di malattia grave; persone immunocompromesse; donne incinte…”
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