Elezioni –
Elezioni legislative e forse un referendum nel 2025 in Venezuela
Il presidente Nicolás Maduro ha prestato giuramento venerdì scorso per il suo terzo mandato, dopo la sua contestata vittoria presidenziale lo scorso luglio.
Pubblicato: 14/01/2025, 23:58
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Il Venezuela prevede di organizzare diverse elezioni nel 2025, comprese quelle legislative e “possibilmente” un referendum sulla riforma costituzionale, sulla scia delle contestate elezioni presidenziali del luglio 2024 che hanno visto la proclamazione della vittoria di Nicolás Maduro per un terzo mandato. .
L’Assemblea nazionale, dove il governo ha la maggioranza assoluta – l’opposizione ha boicottato le elezioni legislative del 2020 – ha invitato tutti i partiti politici del paese a presentare una proposta di calendario al Consiglio elettorale nazionale (CNE), anch’esso considerato favorevole al potere.
“Il Consiglio Elettorale Nazionale deve organizzare e indire tre elezioni (…) quest’anno”, ha dichiarato il presidente dell’Assemblea Nazionale, Jorge Rodriguez, una delle figure chiave del potere venezuelano.
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Questo calendario dovrà includere le elezioni legislative, comunali e regionali ma anche “eventualmente (…) la riforma costituzionale proposta dal presidente Nicolás Maduro”, i cui dettagli non sono ancora stati rivelati, secondo Jorge Rodriguez.
“Verranno avanzate delle proposte: tutte le elezioni dovrebbero essere organizzate contemporaneamente o separatamente, quali sono i parametri e i requisiti legali?” ha aggiunto.
Il governo ha già adottato nel 2024 diverse leggi definite “liberticide” dall’opposizione e che prevedono pene detentive di 30 anni per reati “politici”.
Repressione
Il presidente socialista Nicolás Maduro, che ha prestato giuramento venerdì all’Assemblea nazionale, è stato proclamato vincitore delle elezioni presidenziali di luglio con il 52% dei voti dal Consiglio elettorale nazionale (CNE), che però non ha pubblicato i verbali dei seggi elettorali come previsto per legge, dichiarando di essere vittima di pirateria informatica.
Una spiegazione considerata poco credibile da molti osservatori. L’opposizione, che ha pubblicato il verbale fornito dai suoi scrutatori, assicura che il suo candidato Edmundo Gonzalez Urrutia ha ottenuto più del 67% dei voti.
La repressione delle manifestazioni dopo l’annuncio della vittoria di Nicolás Maduro ha provocato 28 morti, circa 200 feriti e oltre 2.400 persone arrestate.
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