Stadio La Tuilière insicuro? Losanna risponde alla polizia

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Il Comune risponde alle forze dell’ordine sulla sicurezza dello stadio LS

Pubblicato oggi alle 18:03

Il nuovo stadio di calcio La Tuilière presenta un problema di sicurezza strutturale? Rivelato da “Le Temps”, un rapporto della polizia del maggio 2022 evoca un difetto fondamentale nella nuova recinzione inaugurata due anni prima sulle alture di Losanna. Questo è l’arrivo dei sostenitori avversari. Si era previsto di portarli in autobus e di usufruire di un servizio di strada nascosta per consentire loro l’accesso agli spalti, evitando così ogni contatto con la gente del posto. Ma in seguito ad una serie di depredazioni sugli autobus, questa alternativa venne abbandonata. I visitatori viaggiano a piedi dalla stazione CFF allo stadio di calcio.

Contattato, il Comune ha risposto via mail di riconoscere tale stato di cose. Ma viaggiare in autobus era una “soluzione complementare”, un’opzione tra le altre. Secondo lei “non si può quindi parlare di difetto”. E da specificare che il trasferimento da stadio a stadio non dipende da “decisioni comunali”, ma dai club della Swiss Football League, dai tifosi e dal quadro giuridico intercomunale esistente.

Investigazione criminale

Il rapporto della polizia è stato redatto nell’ambito di un’indagine per lesioni personali contro un quindicenne tifoso del Ginevra. Quest’ultimo ha perso un occhio, colpito da un proiettile di gomma sparato da un agente di polizia dopo la partita tra Lausanne-Sport e Servette, il 3 aprile 2022 allo stadio Tuilière. Secondo il documento, l’assenza di barriere sigillate sul terreno per separare i due campi non avrebbe facilitato il compito della polizia. Che da allora è stato corretto.

Il problema di sicurezza generato da questi spostamenti a piedi “non è nuovo”, riconosce il Comune. Aggiunge che “a livello intercantonale sono in corso discussioni per rafforzare il quadro giuridico, seguendo l’esempio dell’Inghilterra”. Restano però complicati i controlli d’identità in loco, in assenza di biglietto nominativo. Quest’ultimo non ha ancora una base giuridica per esistere.

Domenico Botti è giornalista della rubrica vodese di 24 Heures, specializzato in inchieste sul campo, cronaca e cronaca giuridica.Più informazioni @dominiquebotti

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