Nonostante a contesto nazionale, internazionale e ambientale ansiogeno sia per la popolazione che per il attori economici, i presidenti della CCI Nord Isère e Vienne Condrieu Agglomération voglio rimanere ottimista.
“L’anno 2024 è stato complesso, con un calo del 9% nella creazione di imprese nel Nord Isère. La mancanza di visibilità non aiuta le 32.500 imprese del Nord Isère a pianificare e investire. I nostri rappresentanti politici devono capire che abbiamo bisogno di un ecosistema favorevole al nostro sviluppo adattato, ragionato e intelligente”ha sottolineato Christophe Carron, presidente della CCI Nord Isère.
Da parte sua,Thierry Kovacs, presidente di Vienne Condrieu Agglomération, ha chiarito:
“Dal 2020, le aziende hanno dovuto affrontare una serie di crisi: sanità, energia, aumento dei tassi di interesse…. Siamo attori locali e quindi facilitatori dotati di tutti gli strumenti per aiutare le imprese. Per il 2025 l’Agglomerato e la Città manterranno il livello record degli investimenti del 2024.”
Christophe Carron: “Una situazione mista nel Nord Isère”
A causa del fatto cheincertezza politica ed economica nazionale, il La situazione è mista nel Nord dell’Isère. “Se vanno bene le aziende del settore farmaceutico, nucleare e degli armamenti, sono in difficoltà quelle legate all’immobiliare, all’edilizia e al commercio.analizza il presidente della CCI. E a soffrire di più sono le microimprese e le PMI, strutture prese di mira proprio dalla CCI Nord Isère che offre loro un sostegno personalizzato.
Nel 2024, quasi 2.500 aziende hanno partecipato ai diversi eventi organizzati dalla Camera consolare che ha coinvolto anche accompagnato 6.000 interlocutori in termini di creazione, innovazione, transizione ecologica o digitale, CSR ed esportazione.
“La vita quotidiana delle imprese è influenzata dall’instabilità politica. I leader aziendali devono far fronte all’aumento del salario minimo, alla riduzione delle riduzioni fiscali, e oggi in termini di budget non sanno se la loro azienda sta vincendo o perdendo soldi perché non sappiamo su cosa si voterà. La Francia è un grande Paese e l’Europa ha grandi valori, i leader politici devono dialogare tra loro e mettere da parte il proprio ego.
Tra i problemi affrontati dalle aziende c’è quello del reclutamento. Nel 2025, la CCI e l’Agglo intendono intensificare le loro azioni in termini di formazione per consentire alle imprese di assumere nel loro territorio. Il centro di formazione oCCIgène della CCI che offre istruzione superiore (200 studenti, fino al livello Master), formazione continua e di reinserimento professionale, “sta andando bene”.