“Vieteremo le automobili e metteremo antenne relè?” la rabbia degli amanti della montagna contro questi tralicci alti 30 metri

“Vieteremo le automobili e metteremo antenne relè?” la rabbia degli amanti della montagna contro questi tralicci alti 30 metri
“Vieteremo le automobili e metteremo antenne relè?” la rabbia degli amanti della montagna contro questi tralicci alti 30 metri
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Un progetto prevede l’installazione di due ripetitori telefonici, uno al Col de Larche, l’altro vicino al Lago d’Allos, nelle Alpi dell’Alta Provenza, con l’obiettivo di migliorare la copertura in queste zone bianche.

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Appena venuti a conoscenza di questo progetto, alla fine dell’anno scorso, l’associazione Séolane Ubaye-Verdon, il Club alpino 04 e France Nature Environnement (FNE) 04 hanno scritto al prefetto per esprimere la loro opposizione. Dovranno essere installate due antenne relè, una sulla D900 al Col de Larche e l’altra in un parcheggio vicino al Lago d’Allos, nel perimetro del Parco nazionale del Mercantour.

Questo progetto rientra nel sistema di “copertura mirata” denominato Digital New Deal, siglato nel 2018 tra il governo e i quattro operatori di telefonia mobile, per rafforzare la copertura di rete nelle zone scarsamente servite.

Le associazioni non hanno ancora i dettagli del progetto, ma senza rispondere alla lettera della prefettura, avvertono del forte impatto che questi tralicci di 30 metri avrebbero sul paesaggio, mettendo in dubbio anche la necessità della loro realizzazione.

La staffetta del Col de Larche riguarda una zona bianca di circa 500 m lungo la D 900. Secondo gli oppositori, la frazione abitata più vicina, Maison Méane, si trova già in una zona di buona copertura. “La nuova staffetta non servirebbe nessuna casa, ma solo tre pastori in estate. Da notare che dal passo la rete italiana funziona perfettamente”stimano.

Ad Allos, “l’insediamento è previsto a poche decine di metri dal cuore del Parco Nazionale e in una zona Natura 2000”sottolineano ancora.

“Vietiamo alle persone di venire in macchina, ci sono misure molto rigide, non ci è permesso andare in bivacco, non ci è permesso portare un cane, se non al guinzaglio, non ci è permesso raccogliere un fiore, non ci è permesso fare molto nel parco e installeremo un’antenna alta 30 metri”, sottolinea François Provansal, presidente di Séolane Ubaye-Haut-Verdon, stiamo per sfigurare un sito magnifico”.

Per lui è tanto più incomprensibile perché il Col de Larche è stato oggetto di un intervento di riqualificazione paesaggistica nel 2012 per un importo di 745.000 euro, finanziato con fondi pubblici.

Da parte sua, la prefettura delle Alpi dell’Alta Provenza conferma l’esistenza del progetto. Evidenzia a “Imperativo di sicurezza in queste aree naturali molto trafficate, in particolare per consentire un intervento più rapido da parte dei servizi di emergenza. Sottolinea che la copertura della RD900 tra il villaggio e il Col de Larche risponde “una forte richiesta da parte del Comune” della Val d’Oronaye, e quello del comune di Allos “punta a coprire il settore lacustre, attualmente in zona bianca”.

La Prefettura assicura che particolare attenzione sarà posta all’integrazione del traliccio, nel cuore del parco e che è inoltre previsto un incontro con il management di quest’ultima “esaminare questi aspetti”.

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