un’intelligenza artificiale doppierà il prossimo film di Sylvester Stallone dopo la morte della sua voce francese, e questo infastidisce gli utenti di Internet

un’intelligenza artificiale doppierà il prossimo film di Sylvester Stallone dopo la morte della sua voce francese, e questo infastidisce gli utenti di Internet
un’intelligenza artificiale doppierà il prossimo film di Sylvester Stallone dopo la morte della sua voce francese, e questo infastidisce gli utenti di Internet
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Da alcuni giorni, il trailer del prossimo film di Sylvester Stallone sta facendo il giro dei social network nella sua versione francese. Ma non per una buona ragione. Il video, infatti, viene ampiamente deriso e criticato per la scarsa qualità del doppiaggio.

Per una buona ragione: la voce dell’attore è stata doppiata dall’intelligenza artificiale, in seguito alla morte del suo storico doppiatore. Il tutto per un risultato assolutamente catastrofico.

Morto il 13 febbraio 2024, Alain Dorval è stato un attore noto soprattutto per le sue grandi qualità di doppiatore. Dall’inizio degli anni ’70 ha prestato la voce a Sylvester Stallone per ben 48 lungometraggi.

Alla sua morte, la famiglia dell’attore e una società specializzata in intelligenza artificiale, Eleven Labs, hanno stipulato un accordo per “ricreare” la sua voce digitalmente. “Volevamo fare qualcosa che onorasse il know-how e l’eredità di mio padre”, ha spiegato Aurore Bergé, attuale ministro responsabile per l’uguaglianza tra donne e uomini e la lotta contro la discriminazione, e figlia di Alain Dorval a Variety.

“C’è un’enorme differenza tra creare artificialmente una nuova voce – qualcosa a cui mio padre era fortemente contrario – e riportare in vita un attore la cui voce è profondamente radicata nel nostro immaginario collettivo”, spiega.

“Armor”, il prossimo lungometraggio con Sylvester Stallone, sarà trasmesso sulla piattaforma Prime Video a marzo 2025. È stato diffuso un primo trailer di prova, con la voce ricreata dall’intelligenza artificiale. E il risultato sembra semplicemente crudo, quasi parodico.

Un fatto ampiamente denunciato dagli internauti su X, i quali non nascondono la loro rabbia. “Utilizzare l’intelligenza artificiale per ricreare la voce di Alain Dorval è un insulto alla sua memoria e all’intera professione del doppiaggio”, si legge in particolare sulla piattaforma.

“Non è affatto naturale”, “È un peccato”, “È catastrofico”… E soprattutto, un giudizio quasi unanime: “A livello etico è disgustoso, ma il risultato lo è altrettanto”.

Di fronte alle critiche, Aurore Bergé ha però reagito su Twitter affermando: “Ho dato il mio consenso per un test. Solo una prova. Un accordo che mi garantisce rigorosamente che io e mia madre saremo in fase di convalida finale prima di qualsiasi utilizzo/pubblicazione. E che senza il nostro accordo non si potrebbe fare nulla. Scopro… su X che questo impegno non viene rispettato. Non ho mai convalidato una trasmissione del genere. stato.”

Le cose potrebbero quindi cambiare da qui all’uscita del lungometraggio.

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