Olimpiadi Parigi 2024: dengue, chikungunya,… perché la proliferazione della zanzara tigre preoccupa le autorità prima della competizione

Olimpiadi Parigi 2024: dengue, chikungunya,… perché la proliferazione della zanzara tigre preoccupa le autorità prima della competizione
Olimpiadi Parigi 2024: dengue, chikungunya,… perché la proliferazione della zanzara tigre preoccupa le autorità prima della competizione
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l’essenziale
È stato pubblicato uno studio di ricercatori dell’Istituto Pasteur, preoccupati tra l’altro per la proliferazione della zanzara tigre durante i Giochi olimpici di Parigi. L’insetto è un vettore di molti arbovirus come la dengue o la chikungunya.

Si tratta di una sfida colossale che si prospetta in vista dell’imminente organizzazione dei Giochi Olimpici di Parigi 2024. Le autorità sanitarie avranno sicuramente molto da fare: temono una maggiore proliferazione della zanzara tigre, soprattutto nell’Ile-de-France. Tanto più preoccupante in quanto l’insetto è vettore di numerose malattie chiamate “arbovirus”. In questo senso, l’Istituto Pasteur ha diffuso martedì 18 giugno uno studio a dir poco pessimista riguardo alle settimane a venire.

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Realizzato lo scorso maggio, questo lavoro, realizzato da ricercatori dell’Istituto Pasteur, dell’Agenzia regionale per il controllo delle zanzare e del Centro di riferimento nazionale per gli arbovirus, afferma che il mescolamento delle popolazioni previsto durante i Giochi Olimpici di Parigi potrebbe causare un aumento dei casi di infezioni da numerosi virus. “I flussi turistici aumenteranno il rischio della comparsa di casi importati di dengue, chikungunya o Zika”, commenta l’Istituto Pasteur. L’evento coniugherà senza dubbio “una significativa mescolanza di popolazioni con un periodo di ritorno dei vacanzieri dalle aree endemiche e un periodo favorevole allo sviluppo delle zanzare”.

1.679 casi di dengue dall’inizio dell’anno

Ma ciò che preoccupa ancora di più le autorità sanitarie è che questo evento sportivo è organizzato in un contesto già particolarmente favorevole alla proliferazione della zanzara tigre nel Paese. “L’insediamento della zanzara tigre in 78 dipartimenti della Francia continentale e il riscaldamento globale favoriscono la trasmissione dei vettori”, precisa l’Istituto Pasteur, che fornisce dati preziosi sulle contaminazioni già registrate nel paese dall’inizio dell’anno.

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A questo punto, il 2024 si preannuncia un anno record: “dal 1° gennaio al 19 aprile, nella Francia metropolitana sono stati registrati 1.679 casi importati di dengue, ovvero 13 volte di più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso”, indicano le autorità sanitarie. Dati che si spiegano, tra l’altro, con la concomitanza di due fenomeni: le forti piogge che nelle ultime settimane hanno colpito il Paese e il caldo intenso che sta gradualmente arrivando. Due fenomeni che favoriscono entrambi la proliferazione della zanzara tigre.

L’Istituto Pasteur spera che questo studio permetta di “sviluppare strategie di controllo adeguate” contro queste malattie. I ricercatori sono riusciti a stabilire i tempi di trasmissione dei cinque arbovirus identificati in Francia (Nilo occidentale, chikungunya, Usutu, Zika e dengue). Sulla base dei loro risultati, i ricercatori indicano che quando viene rilevato un caso di infezione, le autorità dovranno offrire la disinfezione entro 21 giorni dal rilevamento del caso. Inoltre, i ricercatori raccomandano che chiunque torni da un viaggio e presenti sintomi di febbre o dolori muscolari consulti un medico il prima possibile.

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