Pertosse in Bretagna: forte aumento delle denunce dall’inizio dell’anno

Pertosse in Bretagna: forte aumento delle denunce dall’inizio dell’anno
Pertosse in Bretagna: forte aumento delle denunce dall’inizio dell’anno
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La ripresa dell’infezione, dovuta soprattutto al batterio Bordetella pertussis, non risparmia la Bretagna. L’Agenzia sanitaria regionale (Ars), che riceve segnalazioni di casi raggruppati in comunità, in particolare da parte della medicina scolastica, conferma di aver “avuto un forte aumento dell’attività legata alla pertosse”. Su Le Télégramme indica di aver ricevuto “88 denunce da indagare dall’inizio dell’anno. Aprile e maggio ne concentrano i tre quarti”. L’ARS ne aveva ricevuto solo uno nel 2023, undici nel 2022 e nessuno nel 2021. Nel 2024, uno di loro proveniva dal liceo Thépot, di Quimper. “In questi casi raggruppati, troviamo in particolare bambini di sezione grande e CM2, cioè poco prima dei richiami vaccinali di 6 e 11 anni”, osserva Bertrand Gagnière, medico epidemiologo dell’unità SPF bretone.

Non essendo la pertosse una malattia soggetta a denuncia, l’Ars precisa che non dispone di un censimento esaustivo dei casi e non è in grado di fornirci informazioni sull’esistenza di forme gravi, e nemmeno sulle morti infantili.

I neonati troppo piccoli per essere vaccinati (meno di 2 mesi) sono i più colpiti dalle forme gravi di questa malattia che provoca forti attacchi di tosse. Le morti infantili sono state registrate a Nizza in aprile e a Lille in maggio.

Vaccinazione durante la gravidanza

Le epidemie di pertosse generalmente si ripetono in cicli da tre a cinque anni. L’ultimo picco si è verificato tra il 2017 e il 2019, “l’attuale recrudescenza della pertosse era prevedibile”, assicura il CNR. Le ragioni della sua elevata intensità? Si parla della fine delle misure barriera contro il covid, di un possibile calo dell’immunità collettiva e di un livello inferiore di vaccinazione in alcune categorie di popolazione.

La pertosse è estremamente contagiosa. Viene trasmesso tramite goccioline che possono essere diffuse da un paziente che tossisce. “Poiché non possiamo debellarlo perché troviamo ovunque il batterio Bordetella pertussis, dobbiamo fare tutto il possibile per proteggere i più fragili, e in particolare i neonati”, insiste Bertrand Gagnière. Esistono due strategie, che consistono nel vaccinare i genitori e coloro che li circondano per creare una barriera immunitaria indiretta. E un’altra, raccomandata dal 2022, che impone di vaccinare le donne durante la gravidanza, tra la 20a e la 36a settimana, per trasmettere il massimo numero di anticorpi al feto. Ma questa strategia necessita di essere meglio conosciuta. »

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