Il vaiolo delle scimmie è un’infezione endemica in Africa che si trasmette attraverso il contatto pelle a pelle. L’infezione provoca febbre e vescicole cutanee dolorose e di solito si risolve da sola, ma può anche, raramente, portare alla morte nelle persone immunocompromesse.
Dalla fine del 2022 l’epidemia è in netto calo grazie agli sforzi di istruzione e vaccinazione. Tuttavia,
la ricomparsa del virus MPox resta una minaccia reale,
a causa della bassa copertura vaccinale tra gli MSM e della conoscenza incompleta dei rischi nei gruppi più vulnerabili. Così, negli Stati Uniti, recentemente sono emersi piccoli focolai locali, in aree svantaggiate, in particolare a Chicago e Los Angeles. Queste rinascite hanno spinto a una migliore analisi delle fonti e dei gruppi di trasmissione.
Lo studio, condotto da giugno a dicembre 2023, ha analizzato i dati di 196 partecipanti, il 45% erano donne, il 20% bambini. Il 10% aveva alloggi instabili e più della metà apparteneva a minoranze.
- Il Mpox è stato diagnosticato nel 3 o nell’1,5% dei partecipanti, tutti MSM;
- tutti non vaccinati contro il vaiolo;
- tutti hanno riferito di aver avuto rapporti sessuali con uno o più partner nelle settimane precedenti la diagnosi.
L’autore principale, il dottor David Talan, professore di medicina d’urgenza/malattie infettive presso l’UCLA, analizza questi risultati come segue: “se lo studio è stato condotto con un numero molto modesto di partecipanti, questo ci ha permesso di verificare se l’infezione si è verificata nei partecipanti non MSM e non vaccinati”.
L’emergere di nuovi ceppi di mPox: lI funzionari della sanità pubblica stanno attualmente monitorando da vicino un nuovo ceppo di mPox circolante nella Repubblica Democratica del Congo, “che sembra più trasmissibile e virulento”osserva uno degli autori principali, il dottor Carl Berdahl, professore di medicina d’urgenza al Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles.
