la vera pessima idea ed ecco perché è meglio evitare

la vera pessima idea ed ecco perché è meglio evitare
la vera pessima idea ed ecco perché è meglio evitare
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Chi non è mai stato tentato da un bicchiere di vino, o anche da un bicchiere di champagne, su un volo a lungo raggio? Un piccolo piacere per alcuni, un modo per staccare la spina per altri, che però non sarebbe esente da rischi per la salute. È quanto rivela un nuovo studio condotto da ricercatori tedeschi. Il che suggerisce di fare un pisolino dopo aver consumatoalcolalcol favorirebbe un calo dei livelli di ossigeno nel sangue e un aumento della frequenza cardiaca. Spiegazioni.

Le vacanze estive sono ormai alle porte e mentre alcuni pensano di rilassarsi sulle coste francesi o europee, altri pensano di visitare luoghi molto più lontani. Qualcosa che riguarderà ovviamente un volo a lungo raggio, con tutti i vantaggi e gli svantaggi che questo comporta, compresi i famosi pasti e spuntini che spesso i passeggeri attendono con ansia. Questi sono generalmente accompagnati da una bevanda, alcolica o meno. Una scelta che potrebbe avere ripercussioni sulla salute dei principali interessati, secondo un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Istituto di Medicina Aerospaziale Di Centro aerospaziale tedesco a Colonia (Germania).

Questo lavoro parte da una semplice osservazione: dormire in aereo aumenta il calo della saturazione di ossigeno nel sangue (SpO2)) a causa del calo di pressionepressione ossigeno parziale in cabina. Gli scienziati hanno quindi voluto valutare l’impatto combinato del consumo di alcol e dell’ipossia ipobarica (la riduzione della pressione delariaaria atmosferico) sul sonno, sulla saturazione di ossigeno nel sangue e sulla frequenza cardiaca. E il verdetto sembra chiaro, visto che gli stessi ricercatori consigliano di evitare di bere alcolici durante i lunghi viaggi in aereo.

Il sistema cardiaco messo a dura prova

Per svolgere la loro ricerca, pubblicata sulla rivista Toracegli scienziati hanno invitato 48 partecipanti di età compresa tra i 18 e i 40 anni, che hanno diviso in due gruppi: il primo ha portato a dormire in un laboratorio del sonno con un pressione atmosfericapressione atmosferica equivalente a quella del livello del mare, quindi classica, ed una seconda in una camera specifica dove la pressione atmosferica era simile a quella avvertita in un aereo giunto ad una certa quota. Ciascun gruppo è stato poi diviso in due: alcuni partecipanti hanno consumato alcol, mentre altri si sono astenuti, prima di dormire per quattro ore. Tutto questo nell’arco di due notti, intervallate da periodi di recupero.

La combinazione di alcol e ipossia ipobarica in volo ha ridotto la qualità del sonno, ha messo a dura prova il sistema cardiovascolare e ha portato a duratadurata prorogato di [la baisse de la teneur du sang en oxygène] », possiamo leggere come conclusioni di questo lavoro. Più in dettaglio, il consumo di alcol associato all’ipossia ipobarica ha avuto un impatto sul sonno profondo e sulla frequenza cardiaca, oltre a ridurre i livelli di saturazione di ossigeno, portando potenzialmente a numerosi effetti sulla salute.

Stessa osservazione tra i giovani

Anche negli individui giovani e sani, la combinazione del consumo di alcol e del sonno in condizioni ipobariche sottopone il sistema cardiaco a uno sforzo considerevole e potrebbe portare ad un’esacerbazione dei sintomi nei pazienti con malattie cardiache o polmonari. », hanno affermato gli autori di questo lavoro.

E per concludere: “ Dosi più elevate di alcol potrebbero amplificare questi effetti osservati, aumentando potenzialmente il rischio di complicazioni di salute ed emergenze mediche durante il volo, in particolare tra gli anziani e quelli con patologie preesistenti. I nostri risultati suggeriscono fortemente che il consumo di bevande alcoliche a bordo dovrebbe essere limitato “.

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