l’uomo paralitico parla di nuovo in due lingue diverse

l’uomo paralitico parla di nuovo in due lingue diverse
l’uomo paralitico parla di nuovo in due lingue diverse
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Un nuovo impianto cerebrale ha permesso a un uomo paralizzato di parlare di nuovo… in due lingue distinte!

Il paziente in questione è bilingue, parla correntemente sia inglese che spagnolo. È diventato quadriplegico a seguito di un ictus che ha colpito parte del tronco encefalico. Le sue funzioni cognitive non sono state colpite dalla tragedia, ma ha mantenuto solo una piccola parte del controllo del suo tratto vocale, sufficiente a produrre grugniti e gemiti ma non parole.

Prima dell’impianto, gli esseri umani comunicavano utilizzando un’interfaccia che permetteva loro di scrivere le parole facendo piccoli movimenti della testa.

Recupero del linguaggio: come funziona il nuovo impianto cerebrale?

L’impianto è stato posizionato con successo più di tre anni fa. L’oggetto contiene una serie di 128 elettrodi ed è stato attaccato alla superficie dell’emisfero sinistro del cervello del paziente, su regioni note per essere importanti nella produzione del linguaggio. Un dispositivo incorporato nel cranio consente di collegare il dispositivo a un sistema informatico.

Una volta implementato, anche il software doveva esserlo “forma” O “sviluppato”. I ricercatori e il paziente cominciarono così a fargli integrare 51 parole inglesi, 50 parole spagnole e tre parole identiche nelle due lingue. Hanno poi gradualmente arricchito il vocabolario.

Durante l’allenamento, il paziente vedeva le parole una per una su uno schermo e poi doveva provare a pronunciarle in modo che il sistema imparasse a tradurre correttamente la sua attività cerebrale.

Dopo tutte queste operazioni, la domanda era se il paziente potesse effettivamente utilizzare il nuovo sistema per avere una vera conversazione. Ciò è stato infatti possibile, con il paziente in grado di passare da una lingua all’altra senza alcun problema.

Recupero del linguaggio: quale futuro per il nuovo impianto cerebrale?

I progettisti degli impianti sono molto ottimisti riguardo alla loro nuova tecnologia. “Ha il potenziale per ripristinare una comunicazione più naturale per i molti bilingui che soffrono di paralisi”, stimano

“Nel complesso, i nostri risultati indicano la presenza di rappresentazioni articolatorie corticali condivise che persistono dopo la paralisi e consentono la decodifica di più lingue senza la necessità di addestrare sistemi specifici della lingua”, finiscono.

I loro risultati sono pubblicati sulla rivista Nature Biomedical Engineering.

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