traffico più intenso a Tahiti, primi casi a Ua Pou • TNTV Tahiti Nui Télévision

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Nella settimana 40 (dal 30 settembre al 6 novembre), durante l’osservazione sanitaria sono stati confermati 9 nuovi casi di febbre dengue. Tra questi casi, 7 persone risiedono a Tahiti. Uno dei 9 casi è rimasto a Moorea durante la fase contagiosa.

Il numero totale di casi segnalati è 174 dal 27 novembre 2023. E da quella data non sono stati segnalati casi gravi o decessi.

La scorsa settimana sono stati segnalati 2 casi confermati tra i residenti di Ua Pou. Sono i primi casi sull’isola.

I casi si verificano più spesso in modo isolato e anche in piccoli gruppi familiari, soprattutto nei bambini o nei giovani adulti. Ricordiamo che a Tahiti sono stati identificati 2 cluster: uno a Paofai e l’altro a Miri.

Tra tutti i casi, 59 hanno meno di 20 anni, ovvero il 34%. L’età media è di 30 anni È stato segnalato un nuovo ricovero in ospedale per un bambino di 10 anni (durata del ricovero di un anno).
giorno).

Si mantiene la fase di allerta, con traffico più intenso a Tahiti.

146 casi di pertosse nel fenua dal 14 giugno

Nella 40a settimana sono stati segnalati 15 casi di pertosse. Tra questi, 13 risiedono a Tahiti e 2 a Rangiroa. Solo uno dei casi di Rangiroa ha un legame epidemiologico con un caso precedente, suggerendo la circolazione sull’isola. 2 sono neonati sotto i 6 mesi, 8 sono bambini tra 2 e 11 anni e 5 sono adulti sopra i 32 anni. I 2 bambini sotto i 6 mesi sono stati ricoverati in ospedale.

Dall’inizio dell’epidemia a giugno, sono stati identificati 146 casi confermati. 10 bambini hanno richiesto il ricovero in ospedale, inclusi 8 neonati di età pari o inferiore a 8 mesi.

La maggior parte dei casi segnalati riguarda persone di età compresa tra 7 e 79 anni (83%) e il 17% sono neonati (

La pertosse è un’infezione respiratoria estremamente contagiosa, particolarmente pericolosa per i neonati e le persone con sistema respiratorio o immunitario indebolito. I primi segni della malattia ricordano quelli di un comune raffreddore, con naso che cola, febbre lieve e tosse moderata. Tuttavia, dopo una o due settimane, possono comparire attacchi di tosse violenta e incontrollabile che rendono difficile la respirazione. Questa fase è particolarmente rischiosa per neonati e bambini piccoli, poiché può portare a gravi complicazioni e persino essere fatali. La vaccinazione rimane la migliore protezione contro la pertosse. Le autorità sanitarie invitano quindi alla vigilanza e incoraggiano la popolazione a vaccinarsi, al fine di proteggere le persone più vulnerabili, in particolare i neonati.

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