Ridono di noi a Toronto!

Ridono di noi a Toronto!
Ridono di noi a Toronto!
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Non sarei in grado di scrivere tre colonne decenti (spero) a settimana senza alcuni dei nostri lettori.

Uno di loro mi ha fatto capire le cose con particolare chiarezza.

Avrete sicuramente sentito parlare del progetto della mega fabbrica di batterie al litio della Northvolt a Montérégie.

Un grande, grande progetto di un’azienda giovane, giovane, che ha pensato in grande, in grande e ora si trova in grandi, grandi difficoltà.

Precedentemente

“È la media di battuta che conta”, ha detto François Legault.

Non ha torto.

I governi sostengono vari progetti. Alcuni funzionano, altri no, ed è la valutazione complessiva che ci permette di esprimere un giudizio fondato.

Tuttavia, diamo un’occhiata all’affare Northvolt (e a tanti altri qui) in una prospettiva storica.

Su un sito web del Ministero dell’Istruzione troverete i contenuti dei corsi di storia e geografia del livello secondario, qui ribattezzati Univers sociale.

È molto ben fatto. Semplice, chiaro, giusto. Ore di divertimento.

Ecco come una capsula educativa descrive la politica economica di Maurice Duplessis negli anni ’50:

“Come i suoi predecessori, il governo Duplessis fa affidamento sul liberalismo economico per attrarre aziende straniere. Per fare questo, concede a queste imprese concessioni forestali e minerarie a basso costo, assicura loro bassi livelli di tassazione e dà loro una grande libertà d’azione. Inoltre, copre il costo di alcune infrastrutture per facilitare lo sfruttamento delle risorse, ad esempio costruendo strade. Infine, mantiene il salario minimo e i contributi previdenziali a livelli bassi, regolando a malapena gli standard del lavoro”.

Puoi indovinare dove voleva portarmi questo lettore.

Rileggi attentamente.

Ciò che veniva fatto quasi 75 anni fa è così diverso da ciò che facciamo oggi?

Stiamo stendendo il tappeto rosso per le aziende straniere.

Firmiamo accordi così vantaggiosi per loro che non siamo sicuri di ricevere indietro i nostri soldi se le cose vanno male.

Stiamo costruendo per loro le infrastrutture necessarie a nostre spese.

E il fatto che Duplessis una volta si sia assicurato di mantenere basso il salario minimo, è davvero diverso dall’aver corteggiato Northvolt sottolineando che i nostri salari sono inferiori alla media nordamericana?

Il nostro modello economico di base, nonostante i grandi discorsi su tecnologia e modernità, è cambiato così tanto da allora?

Dobbiamo però avere l’onestà di riconoscere che questo modo di fare non è affatto esclusivo del CAQ.

Ridere

L’unica cosa che senza dubbio è cambiata profondamente sono gli oneri sociali.

Ma anche lì, non escludo che persone più competenti di me possano accertare i notevoli vantaggi fiscali spesso concessi a questi stranieri che arrivano qui promettendo mare e mondo.

Come dice il mio lettore, devono morire dalle risate a Toronto!

Possa questo lettore trovare qui l’espressione della mia gratitudine.

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