Alfabeto: il titolo è attraente nonostante l’antitrust

Alfabeto: il titolo è attraente nonostante l’antitrust
Alfabeto: il titolo è attraente nonostante l’antitrust
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L’8 ottobre, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha pubblicato il suo quadro di rimedio per il caso antitrust Google Search contro Alphabet GOOGL/GOOGche prevedeva una serie di riparazioni strutturali, contrattuali e informatiche. La proposta finale sarà depositata il 20 novembre, ma questa presentazione dà un assaggio di ciò che verrà.

Perché è importante: Questo è probabilmente il caso antitrust più importante dei tre affrontati da Alphabet. Le misure correttive potrebbero potenzialmente influenzare il motore di ricerca di Alphabet, Google Search. Nell’ambito delle misure correttive, il Dipartimento di Giustizia ha incluso la cessione di Chrome e Android, un risultato altamente improbabile. Ricordiamo agli investitori che per imporre una scissione, il Dipartimento di Giustizia deve dimostrare che altri rimedi non funzioneranno da soli. Al di là di una rottura, riteniamo che ci saranno probabilmente restrizioni sugli accordi esclusivi di Alphabet con aziende come Apple AAPL e Samsung, sia nella proposta del Dipartimento di Giustizia che nella decisione finale del giudice del distretto americano Amit Mehta. Non crediamo che questo risultato sia materialmente distruttivo del valore di Alphabet.

Il risultato: Manteniamo la nostra stima del valore equo di 209 dollari per azione per Alphabet e continuiamo a considerare la società ben posizionata per resistere alle difficoltà antitrust. Sebbene esista un rischio principale, come evidenziato dal recente comunicato e dal conseguente movimento dei prezzi delle azioni, riteniamo che gli investitori possano acquistare Alphabet a un prezzo interessante.

Il quadro generale: Anche se il caso antitrust incombe, chiediamo agli investitori di considerare i punti di forza di Alphabet come azienda globale, con la società ben posizionata in molti mercati, tra cui pubblicità, video, cloud pubblico e intelligenza artificiale generativa. Continuiamo ad accogliere con favore gli sforzi dell’azienda volti a diversificare la pubblicità basata sulla ricerca. In particolare, riteniamo che i suoi investimenti in Google Cloud genereranno valore poiché l’interesse per l’intelligenza artificiale accelera la spesa per il cloud pubblico.

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