siti energetici e industriali in fiamme dopo gli attacchi di droni ucraini

siti energetici e industriali in fiamme dopo gli attacchi di droni ucraini
siti energetici e industriali in fiamme dopo gli attacchi di droni ucraini
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Di Le Figaro con AFP

Pubblicato
14 gennaio alle 7:54,

aggiornato 14 gennaio alle 10:15


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Nella regione di Saratov, situata a circa 500 km dal confine ucraino, “due imprese industriali sono state danneggiate” a seguito di un “massiccio attacco di droni”, ha scritto su Telegram il governatore regionale Roman Boussarguine.

Secondo le autorità russe, un attacco di droni ucraini contro un sito energetico ha causato un grave incendio martedì 14 gennaio in Russia. Nella periferia di Kazan, capitale della repubblica russa del Tatarstan (Volga), “un serbatoio di gas ha preso fuoco (…) a seguito di un attacco di droni”ha indicato su Telegram il governo locale, garantendolo “nessuno è rimasto ferito” e precisando che sul luogo dell’incendio si è recato il leader regionale, Rustam Minnikhanov.

Secondo i media locali, che hanno diffuso immagini di una grande fiamma e di un pennacchio di fumo nero che si alza verso il cielo, l’attacco ha preso di mira un deposito di gas liquefatto vicino a una fabbrica chimica.

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Nella regione di Saratov, situata a circa 700 chilometri a sud-est di Mosca e a circa 500 km dal confine ucraino, “danneggiate due aziende industriali” seguendo a “massiccio attacco di droni”Lo ha scritto su Telegram il governatore regionale Roman Boussarguine. A causa di questo attacco è stato causato un incendio contro un’azienda di Engels, ha indicato, senza precisare la natura dei danni, alla seconda azienda colpita, con sede a Saratov.

Kiev e Mosca hanno intensificato gli attacchi

Engels era già stato preso di mira l’8 gennaio da un grave attacco di droni che aveva provocato un incendio in un sito petrolifero. Secondo le autorità, nell’incendio che è stato domato solo cinque giorni dopo lo scoppio sono morti due vigili del fuoco.

Kiev e Mosca hanno intensificato gli scioperi negli ultimi mesi e vogliono rafforzare le loro posizioni prima che Donald Trump ritorni alla Casa Bianca il 20 gennaio, dopo che il neoeletto presidente americano ha dichiarato di voler porre fine alla guerra non appena entrerà in carica.

L’Ucraina colpisce regolarmente obiettivi militari e siti energetici in Russia, in risposta agli attacchi del Cremlino che ne devastano il territorio dal 2022.

Francia

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