Mercoledì 27 novembre, nel corso di un'interrogazione al governo, Véronique Guillotin ha interrogato il ministro del Lavoro sul progetto di accordo concluso tra datori di lavoro e sindacati sull'assicurazione contro la disoccupazione.
Il senatore della Meurthe-et-Moselle denuncia “gli effetti deleteri che ciò avrebbe avuto per i lavoratori frontalieri”, prevedendo di applicare un nuovo metodo di calcolo dell'indennità, basato su un coefficiente riducente che tenga conto della differenza salariale tra il paese di occupazione e la Francia, ma anche di rivedere la nozione di offerta ragionevole di lavoro”.
Il parlamentare ha messo in guardia “dal crollo dell’uguaglianza che tali misure comporterebbero”.
«Ingiustizia»
Martedì 3 dicembre, Véronique Guillotin ha parlato, insieme ai deputati Jean-Luc Warsmann e Isabelle Rauch, con il ministro del Lavoro nell'ambito di un incontro sull'ecosistema dei lavoratori frontalieri.
Ancora una volta ha ricordato “l'ingiustizia della proposta di riduzione dell'indennità di disoccupazione per i lavoratori transfrontalieri, alcuni dei quali vedrebbero dimezzato il loro compenso, pur avendo contribuito al Paese di occupazione”.
«Abbandonare»
In un comunicato stampa, Villeruptienne si rallegra che il ministro, “dopo aver ascoltato le argomentazioni, abbia annunciato oggi che questa misura non sarà applicata”.
Véronique Guillotin accoglie con favore l'annuncio del ritiro di “questa misura discriminatoria e offre il suo pieno appoggio al governo francese nel proseguimento dei negoziati a livello europeo e bilaterale, al fine di giungere alla revisione del regolamento e alla firma di convenzioni bilaterali che siano più giusto rispetto alle realtà economiche e sociali.