Martedì il principe Costantino dei Paesi Bassi ha premiato sei artisti e attori culturali. Questi premi prendono il nome dal suo defunto padre. Per l’occasione erano presenti sua moglie, la principessa Laurentien, suo fratello, il re Guglielmo Alessandro, e sua cognata, la principessa Mabel.
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I Prince Claus Fund Impact Awards sono stati consegnati al Palazzo Reale di Amsterdam
Il Fondo Prince Claus è stato istituito nel 1996 in onore dell’impegno del Principe Claus a favore della cultura e dello sviluppo. Gli Impact Awards vengono assegnati ogni due anni da questa fondazione agli artisti il cui lavoro innovativo ha dato un contributo positivo alla loro società. Uno dei suoi figli, il principe Costantino, è il presidente onorario del consiglio di amministrazione di questa fondazione. Pertanto, il principe Costantino è responsabile della consegna dei premi durante la cerimonia.
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Questo martedì 3 dicembre si è svolta presso il Palazzo Reale di Amsterdam la cerimonia dei Prince Claus Impact Awards. Erano presenti i due figli e le due nuore del principe Claus, morto nel 2002. Normalmente sarebbe stata presente anche la sua vedova, l’ex regina Beatrice. La principessa Beatrice ha annullato la sua visita per motivi di salute. Il re Guglielmo Alessandro era presente in memoria di suo padre e per sostenere suo fratello. Il principe Costantino era presente con sua moglie, la principessa Laurentien. Anche la principessa Mabel d’Orange-Nassau, vedova del principe Friso, ha voluto rendere omaggio a suo suocero. Il principe Friso, secondo figlio di Beatrice e Claus, è morto nel 2013 in seguito ad un incidente sugli sci.
Il Prince Claus Fund finanzia principalmente tre premi: i Seeds Awards, gli Impact Awards e assegni di ricerca su temi specifici. I vincitori di questo premio vengono selezionati da una giuria. “I nostri vincitori hanno dedicato la loro vita a risolvere problemi sociali urgenti, in modi creativi e innovativi”ha detto il principe Costantino nel suo discorso. “Collegando realtà locali e globali, i vincitori hanno contribuito a tessere un arazzo di storie di esseri umani reali, che vivono la storia, che hanno vissuto le storie che necessitano di essere raccontate. Esaminando, rivedendo e riscrivendo la storia, la salvano dalla politica nazionalista e aprono la strada a un futuro più sostenibile ed equo”.
I vincitori rappresentano una varietà di campi, dall’architettura alla poesia, dalla filosofia alle arti visive. Questi individui dedicano il loro lavoro ad affrontare questioni politiche e ambientali, la natura dell’identità e i diritti umani in modi che coinvolgono e danno potere alle proprie comunità. I vincitori di questa edizione sono Ailton Krenak dal Brasile, Maria Medrano dall’Argentina, Hassan Darsi dal Marocco, Alain Gomis dal Senegal, Luis Manuel Otero Alcántara da Cuba e May Al-Ibrashy dall’Egitto.