Daniel Maldini è pronto a seguire le orme di Cesare e Paolo

Daniel Maldini è pronto a seguire le orme di Cesare e Paolo
Daniel Maldini è pronto a seguire le orme di Cesare e Paolo
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Dopo una pausa internazionale perfetta con due vittorie in due partite compresa questa lezione di inflitta ai francesi al Parco dei Principi (1-3), l’Italia di Luciano Spalletti torna decisa a mantenere la sua invincibilità e quindi la testa del girone 2 Lega A. La Nazionale si prepara quindi al doppio duello nell’ambito della Società delle Nazioni che vedrà gli Azzurri di Luciano Spalletti affrontare il Belgio il 10 ottobre a Roma e Israele il 14 ottobre a Udine. Per questo mese di ottobre l’ex tecnico del Napoli ha scelto, come a settembre con Caleb Okoli e Marco Brescianini, di sperimentare due nuovi giovani con le convocazioni a sorpresa di Niccolò Pisilli, giovane centrocampista della Roma, ma soprattutto Daniel Maldini , autore di un fantastico inizio di stagione in maglia Monza. Maldini, oltre ad essere un nuovo arrivato nella cosca Spalletti, è un nome di famiglia che risuona particolarmente nel cuore dei 58,94 milioni di fedelissimi del popolo italiano.

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Prima nonno Cesare, poi papà Paolo e ora lui, Daniele. La dinastia Maldini in Nazionale continua con il centrocampista del Monza, convocato per la prima volta in Nazionale dal tecnico Luciano Spalletti: “Daniel è il giocatore che ci mancava. Ha uno stile bellissimo, affascinante ed è bravo nei contrasti. Sa anticipare l’avversario e in quel momento diventa difficile fermarlo. Sa giocare molto bene alle spalle della difesa avversaria. A volte è tranquillo in partita, ma l’ho visto giocare con continuità e ho notato una crescita piuttosto significativa», ha esultato l’allenatore italiano. C’è stata qualche sorpresa nell’elenco dei convocati e oggi, in conferenza stampa al Centro Coverciano, a parlare è stato Daniel Maldini, lui che festeggia la sua prima convocazione, 22 anni dopo l’ultima presenza del padre Paolo e addirittura 61 anni dopo quello del suo defunto nonno Cesare.

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De Maldini à Maldini

È una storia di cui solo l’Italia possiede il segreto: tradizione, nostalgia, romanticismo. Sulla stampa italiana mancano le parole per descrivere l’emozione di vedere un nuovo Maldini vestire la maglia della Squadra Azzurra. E a Daniel sono bastate poche ore per capire il peso del suo cognome nella selezione: “Sono molto orgoglioso di essere qui. Ho sentito le parole dell’allenatore e sono molto piacevoli. Oggi ricomincio ad allenarmi con il gruppo e spero di far vedere cose positive. È sempre bello essere chiamato qui. La mia famiglia mi è sempre stata vicina, abbiamo parlato poco di questa convocazione, più di ciò di cui parliamo sempre. Non ho parlato molto con papà, so che è felice e sono tutti felici. Questa è la cosa più importante. Mi fa effetto venire qui e vedere le foto di mio padre e di mio nonno. È normale che ogni ragazzo che gioca a calcio sogni di arrivare in Nazionale. Del nonno ricordo poco, ma so che ci è sempre stato vicino. Sono concentrato su questa pausa qui. Vivo giorno per giorno“. Le tracce di Cesare (14 presenze da giocatore, prima di diventare allenatore dell’U21 poi allenatore della A) e Paolo (126 presenze) sono onnipresenti nei grimori del calcio italiano.

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Dopo il prestito di successo al Monza con Raffaele Palladino, Daniel Maldini ha firmato ufficialmente con il club lombardo dopo la scadenza del suo contratto con il Milan. Un buon modo per continuare il percorso agli ordini di Alessandro Nesta, titolare nelle sue 7 presenze (1 gol, 1 assist) in Serie A: “Se è il momento della maturazione? Credo di sì, ora è il momento giusto per essere qui. Questa convocazione arriva al momento giusto, mi sento bene in campo e con la squadra. L’Italia è una squadra con una qualità incredibile, spero di dare una mano in ogni modo: voglio portare la mia qualità ma voglio anche sacrificarmi per questa squadra. In attacco, tutte le posizioni mi si addicono davvero bene. Forse preferisco fare il trequartista, ma mi piace anche giocare sulle fasce o da seconda punta, non mi cambia molto. Non ho mai chiesto consigli a papà su come battere i difensori, ma vedremo. Ma Spalletti ha ragione: in certi momenti sono assente dalla partita, devo starci il più possibile. Essere qui è il miglior regalo di compleanno. Palladino mi ha aiutato a credere in me stesso fin dall’inizio. Adesso è bello avere un allenatore come Nesta che ti parla, ti aiuta e ti incoraggia“. A Maldini torna in Nazionale per la gioia dei più grandi tifosi del Calcio.

Pub. IL 09/10/2024 22:08
Aggiornamento 09/10/2024 22:29

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