« Negli ultimi due anni, l’espansione dell’influenza H5N1 mette sempre più persone un pericolo », afferma Maria Van Kerkhove, direttrice del dipartimento di Prevenzione e preparazione alle epidemie e alle pandemie dell’UniversitàOrganizzazione mondiale della sanità (CHI). Durante l’a conferenza stampa le 28 novembre, l’OMS chiamato il comunità internazionale ha rafforzare la sorveglianza del virus H5N1 influenza aviaria negli animali. Sono preoccupati uccelli selvatici e il pollamema anche” animali probabile che sia infettoche comprende il maiale e il mucche da latte ». L’obiettivo è “ per capire meglio propagazione in questi animali » al fine di ridurre il rischio di infezione « tra animali, nuove specie e esseri umani », spiega Maria Van Kerkhove.
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Cosa consiglia l’OMS ai professionisti esposti?
Ma ridurre questo rischio di infezione richiede” uno sforzo molto maggiore » a livello globale, riferisce l’Oms. Questo prima passa attraverso a protezione delle persone più a rischio. Perché anche se il rischio legato all’influenza aviaria è” Debole » per il popolazione mondialelui è” da basso a moderato » per il persone professionalmente esposte al virus. Per la dottoressa Maria Van Kerkhove dobbiamo garantire che queste persone abbiano la “ buongiorno dispositivi di protezione individualeindossato correttamente e ordinatamente » in caso di maneggiare animali infetti o sospettato di esserlo. L’OMS raccomanda inoltre che le persone più a rischio abbiano accesso test versare rilevare il virus, così come a cura se necessario, per mitigarne eventuali potenziale propagazione ».
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Casi americani che preoccupano
L’OMS è preoccupata per il numero debole ma in crescita » del numero di casi umaniin particolare a STATI UNITI. Ambiente 55 persone sono stato lì infetto da influenza aviaria nel 2024. In due casi non è stata riscontrata alcuna esposizione di animali e sono ancora in corso le indagini per determinarne l’eventuale esposizione fonte dell’esposizione. Sul punto Maria Van Kerkhove ricorda che per ogni rilevamento di caso umano l’OMS raccomanda un’indaginecon ” test aggiuntivi » e « sierologiche “. L’OMS ha aderito all’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e l’Organizzazione mondiale per la salute animale (WOOAH) « per cercare di aumentare l’emergenza per quanto riguarda il sorveglianza degli animalie per garantire che ci muoviamo tutti verso un obiettivo comune: prevenire prossima pandemia ».
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