Apologia del terrorismo: una polemica a catena contro la Francia ribelle

Apologia del terrorismo: una polemica a catena contro la Francia ribelle
Apologia del terrorismo: una polemica a catena contro la Francia ribelle
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La polemica prima dei fatti. Le reazioni all’ultimo disegno di legge della Insoumise forniscono un triste esempio dello stato del nostro dibattito pubblico. In origine, un testo presentato all'Assemblea Nazionale dal deputato FI del Nord Ugo Bernalicis, che propone di rimuovere il reato di apologia di terrorismo creato da una legge del 2014. I ribelli sostengono che in questa materia c'è già “la legge del 29 luglio 1881 che tratta i fatti relativi ai reati di apologia del crimine, apologia dei crimini di guerra, apologia dei crimini contro l’umanità”. Un duplicato, quindi, e una porta aperta agli abusi.

Condannati sindacalisti e attivisti comunitari

“I mezzi utilizzati per combattere il terrorismo in Francia sono stati regolarmente distolti dal loro scopo da parte dei governi in carica volti a reprimere la libertà di espressione”spiegano i deputati nella relazione esplicativa della proposta di legge. I sindacalisti della CGT e gli attivisti comunitari sono stati infatti condannati per questo reato, soprattutto a causa del loro impegno a Gaza. Il suo principale istigatore dell'epoca, l'ex giudice antiterrorismo Marc Trévidic, divenne lui stesso molto critico nei confronti di un sistema giudiziario che porta a “vero abuso”secondo lui: “Una semplice etichetta a sostegno della Palestina ti mette a rischio di prigione. (…) Si sarebbe dovuto lasciare l’apologia del terrorismo nella legge sulla stampa e adottare un testo repressivo appositamente dedicato ai siti di propaganda jihadista. », ha spiegato sulle colonne di Umanitànel mese di ottobre.

Evidentemente i firmatari della legge FI non cercano di garantire che le scuse per il terrorismo non siano più condannate, ma che gli abusi cessino. Una valutazione critica della legge del 2014 che non disturba la destra e l’estrema destra, che hanno intravisto nel titolo scomodo del testo (“abrogare dal codice penale il reato di glorificazione del terrorismo”) un viale per screditare gli avversari politici.

Così stima il ministro dell'Interno Bruno Retailleau “che difficilmente si potrebbe fare di più vile” che questa legge, quando parla il suo ex collega di LR, ormai entrato nell'orbita del Raggruppamento Nazionale, Éric Ciotti “Un’altra infamia dei ribelli”. “Vogliamo solo rimettere questo reato al posto giusto.”ha risposto Mathilde Panot, presidente del gruppo FI all'Assemblea nazionale.

Di fronte all'estrema destra, non arrendetevi!

È passo dopo passo, argomento contro argomento, che dobbiamo combattere l’estrema destra. Questo è ciò che cerchiamo di fare ogni giorno nell'Umanità.

Di fronte agli attacchi incessanti di razzisti e fomentatori di odio: sosteneteci! Insieme, portiamo un'altra voce in questo dibattito pubblico sempre più nauseante.
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