Borsa: a Wall Street, Nasdaq e S&P 500 ai record, Dow Jones in calo

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(Foto: Getty Images)

REVISIONE DEL MERCATO. Martedì la Borsa di New York si è divisa in due, prima della decisione della Fed, con il Nasdaq che ha toccato un nuovo record, sostenuto da Apple, mentre il mercato obbligazionario ha beneficiato del nervosismo in Europa.

Il principale indice azionario canadese, da parte sua, ha perso quasi 200 punti, parte di un calo diffuso guidato dal settore finanziario, dai servizi di pubblica utilità e dai metalli di base.

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Indici di borsa in chiusura

A Toronto, il S&P/TSX è sceso di -182,42 punti (-0,83%) a 21.887,34 punti.

A New York, il S&P500 avanzato di +14,62 punti (+0,27%) a 5.375,41 punti.

IL Nasdaq ha chiuso in rialzo di +151,02 (+0,88%) a 17.343,55 punti.

IL DOW è sceso di -120,69 punti (-0,31%) a 38.747,35 punti.

IL pazzo è aumentato di +0,0000 USD (+0,0051%) arrivando a 0,7271 USD.

IL olio ha chiuso in rialzo di +0,20$ (+0,26%) a 77,94$.

L’oro ha concluso con un +5,40$ (+0,23%) a 2.332,40$.

IL bitcoin ha chiuso in ribasso di -1.894,78 USD (-2,73%) a 67.495,92 USD.

A Toronto, l’indice S&P/TSX è sceso di -197,00 punti (-0,89%) a 21.919,69 punti.

A New York, l’S&P 500 ha perso -12,34 punti (-0,23%) a 5.271,06 punti.

Il Nasdaq è sceso di -48,71 punti (-0,29%) a 16.779,96 punti.

Il DOW è sceso di -10,23 punti (-0,03%) a 38.560,80 punti.

Il loonie è sceso di -0,002,9 dollari (-0,391,2%) a 0,731,1 dollari.

Il petrolio è sceso di -1,11 dollari (-1,50%) a 73,11 dollari.

L’oro è sceso di -16,60 dollari (-0,70%) a 2.352,70 dollari.

Il Bitcoin è sceso di -398,33 dollari (-0,57%) a 69.511,03 dollari.

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Contesto

Mela (AAPL), la seconda capitalizzazione di mercato dopo Microsoft, è salita del 7,26% a 207,15 dollari ($US), un massimo storico per il titolo del marchio della mela.

L’azione è stata celebrata dopo che l’azienda ha presentato lunedì Apple Intelligence, la sua nuova nomenclatura di intelligenza artificiale generativa che ora equipaggerà i suoi dispositivi, dall’iPhone al Mac.

Sul mercato obbligazionario, i tassi americani, che si muovono in direzione opposta ai corsi obbligazionari, sono scesi al 4,39% rispetto al 4,46% del giorno prima per i tassi a dieci anni, mostrando un improvviso interesse da parte degli investitori globali per i valori sicuri.

“Abbiamo certamente assistito a movimenti di capitali che lasciano i titoli francesi per dirigersi verso i titoli tedeschi o quelli del Tesoro americano”, ha detto all’AFP Karl Haeling, analista della banca LBBW, raccontando “la voce”, che si è impadronita dei mercati, di una dimissione del presidente Emmanuel Macron in caso di fallimento delle elezioni legislative.

Il capo dello Stato francese ha precisato di escludere qualsiasi dimissione.

Secondo l’analista di Interactive Brokers Steve Sosnick, il mercato dei titoli del Tesoro statunitense ha attirato “flussi verso la sicurezza” a causa del “nervosismo” nei mercati europei dopo le elezioni.

“Gli investitori temono che uno sconvolgimento a destra (…) nel Parlamento europeo indebolirà gli sforzi di integrazione economica dell’UE”, ha stimato anche Art Hogan, analista di B. Riley Wealth Management.

Il biglietto verde si è apprezzato rispetto all’euro per la seconda sessione consecutiva. La moneta europea ha ceduto lo 0,22% rispetto al dollaro USA a 1,0741 dollari USA per euro.

Sul fronte azionario, gli investitori hanno cercato di posizionarsi prima dell’esito della riunione monetaria della banca centrale americana (Fed) di mercoledì e anche prima della pubblicazione, lo stesso giorno, dell’inflazione americana per maggio.

Il mercato non ha dubbi sul fatto che la Federal Reserve (Fed) stia lasciando i tassi invariati al livello più alto degli ultimi vent’anni.

Ma la Fed deve pubblicare nuove previsioni e gli investitori stanno aspettando qualsiasi indicazione sui futuri tagli dei tassi. Senza contare la conferenza stampa del presidente Jerome Powell

Per quanto riguarda l’inflazione, secondo MarketWatch gli analisti prevedono che l’indice dei prezzi CPI aumenterà dello 0,1% a maggio per rimanere al 3,4% su base annua.

Sul fronte dei valori, oltre ad Apple, buona parte dei “Magnifici Sette” si sono comportati bene: Microsoft (MSFT) ha guadagnato l’1,12% a 432,68 dollari USA, Alfabeto (GOOGL) 0,92% a 176,62 USD e Meta (META) 0,97% a 507,47 dollari USA.

Ad eccezione dei servizi informatici e di comunicazione, tutti i settori dell’indice S&P sono in rosso, a cominciare da banche e istituti finanziari (-1,21%).

Alla guida del Dow Jones, Goldman Sachs (GS) ha perso il 2,05% a 444,27 dollari, JP Morgan (JPM) -2,63% a 194,36 USD, assicurazione I viaggiatori è sceso dell’1,69% a 209,41 dollari.

Boeing (BA), anch’esso uno dei pesi massimi del Dow Jones, è sceso del 2,44% a 185,50 dollari USA dopo aver riportato un portafoglio ordini mediocre.

Il produttore di aerei, che dall’inizio del 2023 si trova ad affrontare problemi di produzione e le loro conseguenze, a maggio ha ricevuto solo tre ordini netti e ha consegnato solo 24 aerei commerciali.

La casa automobilistica Motori generali (GM) ha guadagnato l’1,35% a 48,21 dollari dopo aver aumentato il dividendo del 33% e lanciato un programma di riacquisto di azioni proprie da 6 miliardi di dollari.

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