Il numero di atti di antisemitismo registrati in Francia nel 2024 dovrebbe avvicinarsi a quello registrato l’anno precedente, che ha segnato un aumento molto forte, ha affermato il ministro della lotta contro la discriminazione Aurore Bergé, auspicando che quelli commessi “all’università e alle Grandes Ecoles ” essere preso in considerazione.
“L’aumento degli atti di antisemitismo è davvero spettacolare (…), oggi, secondo le mie cifre al 30 novembre, eravamo a quasi 1.500 atti di antisemitismo”, ha dichiarato domenica Aurore Bergé in un’intervista a Europe 1/ Les Echos/CNews, con i dati complessivi per il 2024, sarà pubblicato dal Ministero dell’Interno.
Secondo la Bergé, “la maggior parte di questi fatti non sono semplici insulti, sono atti di attacco diretto contro le persone, sia perché sono ebree, sia perché pensiamo che ‘lo siano’.
Attacchi personali, il 63% degli incidenti registrati
Secondo i suoi servizi, gli attacchi personali rappresentano il 63% degli incidenti registrati. Nel 2023, secondo i dati del Crif (Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia) comunicati a gennaio, il numero di episodi di antisemitismo registrati nel Paese è quadruplicato in un anno, con 1.676 casi.
“Perché ora, il semplice fatto di difendere posizioni chiare e repubblicane, di ricordare che il 7 ottobre ci sono stati innanzitutto degli attentati terroristici perpetrati da Hamas, di sostenere semplicemente le famiglie degli ostaggi (…) ti rende un potenziale bersaglio di attacchi antisemiti”, ha detto il ministro. La Bergé ritiene che il “progetto prioritario” sia quello “dell’università”.
Riferendosi a “fatti assolutamente intollerabili e insopportabili”, “insulti”, “tentativi di intimidazione”, denunciati “quasi quotidianamente nelle università o nelle scuole maggiori”, ha affermato: “Intendo che si possano contare”.
Agli studenti “impedito di andare a lezione”
Parlando degli studenti “impediti di andare a lezione” o “che sentiranno scandire slogan assolutamente insopportabili proprio accanto a loro”, e della “sensazione di assoluta solitudine”, ha sottolineato una “mancanza di coraggio da parte degli altri studenti”.
Deplorando che “dopo i terribili attentati del 7 ottobre, invece di un’ondata di consensi, abbiamo un’ondata di antisemitismo”, ha ritenuto che “oggi stiamo mettendo un bersaglio sulla schiena di ogni ebreo francese, perché riteniamo che sarebbe corresponsabile della situazione umanitaria a Gaza”.
La Francia ospita la più grande comunità ebraica d’Europa, con circa 500.000 persone, per un totale di 68 milioni di abitanti. La popolazione di fede o tradizione musulmana nel suo territorio metropolitano è aumentata notevolmente dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, raggiungendo quasi il 9% della popolazione.