Martedì mattina, Karine Lacombe ha dichiarato a RTL che non c’è “nessuna preoccupazione” per la diffusione dell’epidemia. «È un’epidemia che va avanti da diversi mesi. Alcuni casi sono stati rilevati in Europa, in particolare in Germania e Inghilterra, in quantità molto piccole. Non sorprende molto che ce l’abbiamo in Francia e ciò non significa che si tratti di un’epidemia che si diffonderà in tutto il paese», aggiunge l’infettivologo dell’ospedale Saint-Antoine di Parigi. Lo specialista evidenzia anche le diverse misure di prevenzione contro la malattia, come “la vaccinazione e la riduzione del contatto cutaneo e del contatto sessuale”.
La donna risultata positiva “sta bene”
Il Ministero della Salute è stato informato lunedì di un primo caso umano di Mpox, in Bretagna. “Il caso segnalato riguarda una persona che non si è recata in Africa centrale, un’area in cui circolano attivamente da diversi mesi i diversi clade di virus mpox, compreso il clade 1b”, precisa un comunicato del ministero. “Questa persona era però in contatto con due persone di ritorno dal Centrafrica; Sono in corso le indagini per risalire all’origine della contaminazione e identificare tutte le persone contattate. » Secondo “Ouest-France”, la donna risultata positiva al test mpox clade 1b “sta bene”.
Il rischio di infezione del vaiolo delle scimmie clade I per la popolazione generale in Francia e in Europa è considerato basso dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC).
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