“Françoise Hardy, an icon”, l’omaggio del Festival di Carcassonne alla cantante emblematica degli anni yéyés

“Françoise Hardy, an icon”, l’omaggio del Festival di Carcassonne alla cantante emblematica degli anni yéyés
“Françoise Hardy, an icon”, l’omaggio del Festival di Carcassonne alla cantante emblematica degli anni yéyés
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Questo lunedì 1 luglio, la terza e ultima serata degli Incontri del Documentario, durante il Festival de la Cité, sarà proiettato il documentario “Françoise Hardy, un’icona” nella Cour d’Honneur del Château Comtal, alla presenza del suo la regista Mireille Dumas, che abbiamo incontrato. Con la recente scomparsa del cantante, questo evento assume un significato davvero speciale.

Questo lunedì 1È Luglio, nell’ambito della terza serata degli Incontri Documentari, verrà proiettato Françoise Hardy, un’icona, diretto da Mireille Dumas, nel cortile d’onore dello Château Comtal, alle 22:00. Quest’ultimo sarà presente per l’occasione, insieme all’attore Jean-Claude Dreyfus. Questo incontro, previsto da diverse settimane, ha assunto una dimensione particolare a partire dall’11 giugno, con un post sui social network di suo figlio Thomas Dutronc. Nella descrizione, una frase seria: “La mamma se n’è andata”. Françoise Hardy era appena morta, sopraffatta dalla malattia, dopo oltre vent’anni di battaglia.

Mireille Dumas, giornalista di France 2, France 3 o RTL, basa il suo documentario su numerose testimonianze raccolte nel corso degli anni e su un patrimonio di archivi. Jean-Marie Périer, che ha condiviso la vita della cantante per quattro anni, ma anche David Bowie che le confida di essere innamorato di lei, e Jacques Dutronc, l’uomo della sua vita per sua stessa ammissione, non smettono di elogiare Françoise Resistente. Abbastanza per portarci a incontrarlo nella più grande intimità. In questo viaggio nel tempo organizzato cronologicamente, partendo da yéyé fino all’epoca attuale, l’autore di Tutti i ragazzi e le ragazze trasmette con gentilezza e sincerità. Con tutta la grazia che la caratterizza, il documentario ripercorre la vita di questa icona, attraverso le sue canzoni più belle.

Ha preso molta distanza da se stessa

Verrà a Carcassonne per i tre giorni di questi Incontri Documentari, dove presenterà anche sabato 29 luglio Brigitte Bardot, la ribelleMireille Dumas è tornata alla genesi di Françoise Hardy, un’iconaun’opera il cui contenuto abbraccia in realtà più di trent’anni. “Ho incontrato Françoise Hardy più volte nel corso della mia carriera, dal 1985 al 2018spiega. Volevo davvero collegare questi scambi successivi”. Un’opera elogiata dalla stessa Françoise Hardy, di cui Mireille Dumas conserva l’eredità “franchezza inimmaginabile”ma anche un umorismo che il grande pubblico non necessariamente sospettava. “Ha preso molta distanza da se stessa”assicura.

La prossima produzione di Mireille Dumas, “Paris en song”, sarà disponibile venerdì 5 luglio su France 3.
L’Indipendente – BOYER Claude

Con la recente scomparsa di questa “icona”, questo documentario, la cui programmazione era stata pianificata da tempo, assume ovviamente una portata completamente diversa. Non è un caso che France 2 abbia scelto di ritrasmetterlo in seguito alla morte del cantante. “Adesso è un omaggio”, riassume Mireille Dumas, le cui realizzazioni sono preziose testimonianze di persone, famose o anonime, che continuano a perpetuare la loro memoria una volta scomparse. Una sorta di vocazione che chi ha iniziato come giornalista ha sempre nutrito. “Quando ero molto piccola, volevo andare incontro agli altri. Ho sempre scoperto che la vita degli altri è straordinaria: volevo vivere tante altre vite!”. Sempre non verniciato, autenticamente.

In questo caso, lo scopriremo lunedì 1È July che era in realtà Françoise Hardy, lontana dal prisma a volte distorto dello spettacolo e dei media. Questa sera, nel cuore della città di Carcassonne, dovrebbe sicuramente essere un ottimo modo per salutarci.

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