Nel campo dell’Estrosi tutto punta su Graig Monetti che tiene testa a Olivier Salerno (NFP) e Éric Ciotti

Nel campo dell’Estrosi tutto punta su Graig Monetti che tiene testa a Olivier Salerno (NFP) e Éric Ciotti
Nel campo dell’Estrosi tutto punta su Graig Monetti che tiene testa a Olivier Salerno (NFP) e Éric Ciotti
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Vittime dell’onda blu e dell’appiattimento del campo presidenziale, ma non solo, i candidati Orizzonti di Christian Estrosi hanno bevuto, più o meno la coppa, al primo turno nel 1°, 3° e 5° collegio elettorale delle Alpi Marittime, questi tre territori molto disparati, che comprendono tutti parte di Nizza.

Davanti a Ciotti resta Graig Monetti

Domenica sera, al Club Player, in centro città, il quartier generale “improvvisato” del clan municipale, Christian Estrosi, scosso, si è buttato a capofitto su Éric Ciotti. Un discorso infuocato in cui ha a malapena osato menzionare i suoi protetti, scossi alle urne. Attorno al capitano, un Philippe Pradal estinto e un Gaël Nofri sull’orlo della nausea. Solo Graig Monetti è riuscito ad avvicinarsi a dare l’impressione. È l’unico che, il 7 luglio, ha ancora la sua carta da giocare, in un triangolare con un voto molto favorevole al contestato capo dei repubblicani, artefice poco sentimentale del patto con la RN.

Philippe Pradal va in pensione

Anche se questa manutenzione apre viale al boss del porto di Nizza, ci crede il giovane deputato di Estrosi, lui che ha ottenuto 2.343 voti rispetto alle legislative del 2022 “Di fronte al tradimento e alla vergogna fatta a Nizza e al popolo Bello, battete Éric Ciotti e la RN è a portata di mano”, ha sfoggiato ieri sui suoi social network, a mezzogiorno, per annunciare che continua la lotta contro il presidente uscente e il suo 41,04%. Meglio che nel 2022 (31,70%) e nel 2017 (35,00%) dove era “solo” repubblicano, ma meno degli altri due candidati della LR-RN, come Bernard Chaix, la cui scarsa notorietà politica non ha scoraggiato gli elettori che gli hanno dato 41,47% nel 3° distretto. Questo territorio dove l’uscente Orizzonti, Philippe Pradal, sul 3° gradino del podio, ha deciso di seguire le indicazioni del leader del partito, Edouard Philippe. L’ex primo deputato di Nizza si è ritirato, lasciando la porta aperta ad entrambi gli scenari. Cosa faranno gli elettori del parlamentare? Sposteranno a destra o aumenteranno il voto di barriera? Si riferiranno all’eletta municipale e dipartimentale “LR” o offriranno la vittoria alla candidata del Nuovo Fronte Popolare, la socialista Laure Quignard che ha battuto la deputata di circa due punti con il 27,24%, ovvero 1.084 elettori in più? Senza dare istruzioni di voto chiare, Philippe Pradal sostiene: “gli estremi non offrono alcuna soluzione e mettono a rischio la nostra coesione nazionale”.

Nella 5, appello contro il falso macronista

Terzo caso nella circoscrizione 5, dove l’uscente Christelle d’Intorni, unica rivierasca ad aver seguito le orme di Éric Ciotti nella sua avventura estrema, ha chiuso la partita, ieri sera, con il 50,35% dei voti. Molto forte nei paesi e nelle valli con risultati superiori al 60% in 17 comuni. Meno appariscente a Nizza, con poco più del 45%, ma ben più dei voti raccolti nel 2022 nella capitale della Riviera. Solo che sulla testa del deputato rieletto pende una spada di Damocle. La squadra di Gaël Nofri, sotto una doccia domenica sera, con il 14,31% ha presentato ricorso per annullare i risultati. In questione, l’agitatore Patrice Benoît, “una candidatura falsificata” dice il sindaco di Nizza, che si è dato l’etichetta di maggioranza presidenziale, prendendo, con il suo quasi 11%, una bracciata di voti a Gaël Nofri , certificato da Orizzonti.

Tre risultati, un disconoscimento locale per Christian Estrosi nella sua feroce e personale lotta contro Éric Ciotti? Il sindaco di Nizza dovrebbe farsi carico della battuta d’arresto subita dai suoi candidati? Non ci crede. “A Nizza resistiamo meglio che altrove”, ha affermato in un comunicato stampa.

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