processato per aver tentato di uccidere sua figlia e uccidere sua moglie

processato per aver tentato di uccidere sua figlia e uccidere sua moglie
processato per aver tentato di uccidere sua figlia e uccidere sua moglie
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Giovedì 27 giugno e venerdì 28 giugno, la Corte d’assise della Charente-Maritime, riunita a Saintes, giudica un uomo di 58 anni, accusato di aver tentato di assassinare (atto premeditato) sua figlia e di uccidere sua moglie, mercoledì 17 giugno 2021 , nel parcheggio del centro ippico Maine Gaudin, a Saint-Palais-sur-Mer, vicino a Royan.

Quel giorno, intorno alle 18,30, gli agenti della polizia di Royan sono stati chiamati a seguito di un’aggressione con coltello. Un uomo di 55 anni è emerso da un boschetto, nei pressi del parcheggio. Armato di coltello da cucina, ha aggredito la figlia di 12 anni. A proteggere l’adolescente, gravemente ferito dalla lama al seno sinistro, è intervenuta la moglie, 48 anni.

Arrivo provvidenziale

L’arrivo provvidenziale di Jérôme Garnier, istruttore di equitazione, ha permesso di evitare il peggio. È stato lui a riuscire a proteggere la giovane e a mettere in fuga il cinquantenne che aggrediva la moglie. Madre e figlia vengono evacuate all’ospedale di Royan. La quarantenne ha ferite gravi alla mano destra.

A inizio serata l’autore è stato arrestato al pronto soccorso di Royan dove si era recato per farsi curare una ferita al polso. Alla polizia ha spiegato di aver tentato di togliersi la vita tagliandosi le vene.

Separazione

La corte cercherà di capire come sia arrivato lì questo padre tranquillo. Il fattore scatenante sarebbe stato quando sua moglie lo avrebbe informato del suo desiderio di divorziare. Tra l’8 e il 16 marzo la coppia ha intensificato le discussioni sulla separazione definitiva. Evidentemente fu proprio la mattina del 17 marzo che decise il suo piano disastroso.

Nell’udire, dirà di aver voluto suicidarsi, prima di cambiare idea, e di voler punire la sua ex moglie uccidendo la loro figlia. Se sul tentato omicidio dell’adolescente le versioni delle parti concordano, divergono per quanto riguarda le violenze commesse contro la madre. Lui continua a negare di aver voluto uccidere la moglie o addirittura di averla pugnalata al collo. La sentenza è attesa entro la fine di venerdì.

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