“Stranieri fuori”… Canti razzisti in tedesco durante il Festival della Musica di Albi

“Stranieri fuori”… Canti razzisti in tedesco durante il Festival della Musica di Albi
“Stranieri fuori”… Canti razzisti in tedesco durante il Festival della Musica di Albi
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Fabien Hisbacq

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26 giugno 2024 alle 12:12

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“Stranieri fuori”. “stranieri fuori”. 21 giugno 2024. A candeggina (Tarn). Festival musicale. Gli individui cominciano a intonare questa canzone razzista in mezzo alla strada, a volto scoperto, davanti a tutti, senza nascondersi. Anche registrandosi.

È quello che è successo qualche giorno fa nella prefettura del Tarn. Secondo Francia 3 Occitania, che ha rivelato l’informazione, la scena è avvenuta in rue Mariès, nel cuore storico della città, poco prima di mezzanotte. “All’epoca non capivo molto bene i testi o il canto. Ma è stato impressionante. C’erano una quindicina di giovani che camminavano velocemente, molto vicini tra loro, credo che alcuni avessero i pugni alzati”, ha spiegato a France 3 un pensionato che ha assistito alla scena.

Una canzone ripresa dall’estrema destra tedesca

Questa canzone razzista in tedesco, deviata da Ama sempre di Gigi D’Agostino è diventato uno slogan dell’estrema destra tedesca. E sui social si moltiplicano i video girati durante i grandi eventi popolari.

La Lega per i Diritti Umani (LDH) ha annunciato la sua intenzione di farlo presentare un reclamo. Tuttavia la Procura di Albi, contattata dall’art Notizie dall’Occitania, al momento non è a conoscenza di alcun reclamo di questo tipo. Mercoledì mattina non è stato possibile raggiungere l’LDH, anch’egli contattato, per confermare l’informazione.

I Giovani Ribelli del Tarn hanno trasmesso sul loro account X un video della scena vista ad Albi, chiedendo al prefetto di reagire. “Di fronte a disordini dell’ordine pubblico, violenze ripetute, condanne, cosa aspetta il @prefetto81 ad agire? Un dramma ? »

Video: attualmente su -

Patria Albiges in classifica

Sempre secondo Francia 3almeno un membro del piccolo gruppo di estrema destra Patria Albiges è stato riconosciuto tra le fila dei cantanti.

Ricordiamo che questo gruppetto guidato dal figlio del deputato RN della prima circoscrizione, Clemente Cabrolierè già stato all’origine di diversi casi negli ultimi mesi nel Tarn. Nell’aprile 2024 uno dei suoi membri è stato citato in tribunale per aver scritto “Stupratori stranieri fuori” per terra in strada. Verrà convocato nell’ottobre 2024 per «comparsa previa ammissione di colpevolezza».

Nel 2023 hanno avuto anche i membri del Patria Albiges ha pubblicato un poster razzista su due parchi comunali : “Parco chiuso – motivo della chiusura: alto rischio di accoltellamenti – proteggiamo le nostre famiglie dall’immigrazione”. Pochi giorni dopo, tre membri di Patria Albiges, tra cui Clément Cabrolier, furono messi in custodia di polizia.

Clément Cabrolier, Anthony Canniaux e Sébastien Ughetto sono stati infine condannati nel dicembre 2023 per incitamento pubblico all’odio a tre mesi di reclusione con sospensione della pena e all’obbligo di partecipare a un corso di cittadinanza. Hanno fatto appello.

Azioni e convinzioni

Ma non si tratta della prima condanna del piccolo gruppo nato dalle ceneri della Génération Identitaire. Così il suo portavoce, Lorenzo Bodino, è stato condannato dal tribunale penale di Albi pena detentiva con sospensione della pena di otto mesi nell’aprile 2023 per aver picchiato due giovani del Tarnais.

Qualche mese fa il gruppetto aveva organizzato anche un raduno (autorizzato dalla prefettura) in omaggio a un adolescente, Thomas, morto a Crépol (Drôme) in circostanze difficili, Patria Albiges lo considera un atto di razzismo anti-bianco. Anche il piccolo gruppo aveva ha tentato di vietare il controverso concerto del rapper Medina ad Albi nel 2023. Nell’aprile 2024, Patria Albiges aveva guidato un’azione “contro la selvatichezza” dopo un fatto di cronaca ad Albi.

Patria Albiges aveva appena pubblicato un comunicato stampa contro gli omosessuali

Patria Albiges che aveva appena pubblicato un comunicato stampa poco prima dell’organizzazione della prima marcia del Tarn Pridead Albi, il 22 giugno, il giorno dopo la Festa della Musica.

Confrontando le immagini di giovani uomini a torso nudo che sfilano durante una marcia del Pride, con la scritta “loro” sotto, e un’altra di uomini vestiti di nero che fanno un’escursione di spalle, con “loro” scritto sotto, e un’altra di uomini vestiti di nero che fanno una passeggiata escursione, con scritto sotto “loro”, sotto “noi”, aveva titolato il gruppetto estremista “Una mente sana in un corpo sano”… Un’allusione a un passato non così lontano in cui in Francia l’omosessualità era ancora classificata come a patologia psichiatrica.

“Senza senso”

Ne è seguito un discorso al limite della legalità in cui si lamentava che il “gay pride” fosse organizzato con il sostegno del municipio e del dipartimento, ma anche di associazioni come Pollux, “che aveva portato il rapper islamo-sinistra Médine”.

“In un momento in cui l’estrema sinistra vuole introdurre il cambio di sesso con una semplice dichiarazione in municipio, in un momento in cui si comincia a parlare di GPA, in un momento in cui nelle scuole si organizzano spettacoli di drag queen, ci sembra una follia sostenere iniziative come il gay pride, spesso difendendo queste sciocchezze”, prosegue il comunicato.

“Il vero e il bello”…

“Ai nostri tempi in cui la famiglia tradizionale, pilastro della civiltà europea, è attaccata da ogni parteè preferibile difendere una vera politica familiare e mettere in risalto la complementarità tra uomini e donne, accettando le disuguaglianze biologiche tra i sessi piuttosto che opporsi ad esse. In un momento in cui il vero e il bello tendono a svanireè il momento di unirti a noi per costruire una nuova Europa, ancorata alle sue tradizioni e rivolto al futuro”, conclude il comunicato stampa.

Sabato ad Albi una manifestazione contro l’estrema destra

Queste canzoni razziste erano state comunque intonate qualche giorno prima primo turno delle elezioni legislative durante il quale vengono organizzate diverse manifestazioni contro l’estrema destra.

Una nuova manifestazione è prevista per sabato 29 giugno ad Albi, in Place du Vigan, a partire dalle 10,30.

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