Il Senegal ha raggiunto la maturità democratica?

Il Senegal ha raggiunto la maturità democratica?
Il Senegal ha raggiunto la maturità democratica?
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Tutto è iniziato nel pomeriggio del 22 giugno 2011 presso la Sala Daniel Brothier di Dakar, dove i leader dell’opposizione politica si sono incontrati per elaborare la loro strategia contro il progetto di revisione costituzionale proposto dal presidente Abdoulaye Wade. Questa riforma mirava ad abbassare la soglia per essere eletto presidente al primo turno al 25% dei voti, contro il 50% precedente, ed è stata vista come un tentativo di Wade di facilitare la sua rielezione o preparare la successione a suo figlio Karim Guadare.

Il giorno successivo, 23 giugno, migliaia di senegalesi sono scesi nelle strade di Dakar e di altre città del paese per protestare contro questa proposta di legge. I manifestanti si sono radunati davanti all’Assemblea nazionale, brandendo cartelli e scandendo slogan contro il governo. Gli scontri tra forze dell’ordine e cittadini sono stati intensi, ma, di fronte alla pressione popolare, il disegno di legge è stato ritirato lo stesso giorno.

La mobilitazione del 23 giugno 2011 è stata una dimostrazione di forza da parte del popolo senegalese, che è riuscito a respingere il governo e a proteggere i principi democratici del Paese. Questo evento non solo ha segnato la fine del tentativo di riforma costituzionale di Wade, ma ha anche aperto la strada a un secondo alternamento politico con l’elezione di Macky Sall alla presidenza nel 2012.

Tredici anni dopo questi eventi, si pone la questione se il Senegal abbia raggiunto la maturità democratica.

Mamadou Sy Albert, analista politico, ritiene che la maturità democratica rappresenti un livello molto elevato di democrazia che il Senegal non ha ancora pienamente raggiunto. Secondo lui, le elezioni organizzate nel 2011, 2012 e 2024 hanno mostrato debolezze nella trasparenza e nell’organizzazione democratica. “Se il potere uscente organizzasse le elezioni in modo regolare e trasparente e ci fosse un passaggio di consegne pacifico, avremmo maturità democratica”, ha spiegato.

Da parte sua, Birahim Touré, direttore dell’informazione del gruppo Léral Médias, ritiene che il popolo senegalese abbia dimostrato la sua maturità nel 2011 mobilitando tutti gli strati sociali per realizzare una seconda alternanza politica. Nel 2024, questa stessa maturità si è manifestata con il passaggio a un terzo alternamento con l’elezione di Bassirou Diomaye Diakhar Faye, appena uscito di prigione. “Il popolo senegalese è maturato al punto che nel 2024 avrà avuto questa terza alternanza con l’elezione del presidente Bassirou Diomaye Diakhar Faye, nonostante una campagna abbreviata”, afferma.

Secondo Sy Albert, il punto in cui il Senegal è veramente maturato è nella sua coscienza civica. “La consapevolezza dei cittadini è sempre più radicata in Senegal. Avete una società civile molto esperta in materia elettorale, una gioventù molto consapevole dei propri diritti e dei propri doveri, una stampa indipendente e partiti politici esperti”, ha aggiunto. Ciò dimostra che, nonostante le sfide, il Senegal ha sviluppato un solido modello democratico.

Tredici anni dopo la storica mobilitazione del 23 giugno 2011, il Senegal continua a percorrere la strada verso la democrazia. Sebbene le sfide persistono, la maturità civica e la coscienza democratica del popolo senegalese mostrano un’evoluzione positiva verso un sistema politico più trasparente e inclusivo. Il ricordo di questa giornata rimane un potente promemoria della capacità delle persone di difendere i propri diritti e plasmare il futuro della propria nazione.

Birame Khary Ndaw

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