Domenica un profumo di olimpismo aleggia nel cielo di Ginevra. La fiamma olimpica sarà alle porte della città di Calvino. Da Evian a Cluses passando per Annemasse e Chamonix, la staffetta è cronometrata e molto sicura. Partito il 16 aprile ad Olimpia, terminerà il suo viaggio a Parigi il 26 luglio.
Misure di sicurezza degne di un capo di Stato. Dalla sua bucolica partenza da Olimpia in Grecia, il 16 aprile, la fiamma ha attraversato il Mediterraneo e gli oceani per salutare i territori d’oltremare, e sta facendo un tour della Francia che la porterà a Parigi il 26 luglio per la cerimonia di apertura. Domenica sarà ad Annemasse a mezzogiorno, per una staffetta di 4 km. Una sfida logistica per la città di confine. “È pesante, sono più di 100 persone del municipio mobilitate, 120 volontari, tra 150 e 200 agenti di polizia, sta bloccando le strade” precisa il sindaco di Annemasse Christian Dupessey, orgoglioso di accogliere il simbolo nonostante le costrizioni.
Un’altra sfida, la sicurezza. La fiamma non deve mai spegnersi, per evitare incidenti, un’altra fiamma d’emergenza accesa anche ad Olimpia segue lo stesso tragitto. Di notte, o durante il trasporto tra siti, è protetto da una lampada appositamente progettata.
Un costo significativo
Accogliere la fiamma non è gratis, perché per una tappa del Tour de France ciclistico bisogna pagare, il dipartimento dell’Alta Savoia ha sborsato 180mila euro. “Per la città il costo sarà tra gli 80.000 e i 90.000 euro, prevediamo circa 10.000 persone sul percorso, è la promozione delle nostre società sportive che organizzeranno una parata” precisa Christian Dupessey.
Domenica la fiamma attraverserà Evian, i sobborghi di Annecy, Annemasse, Cluses, Excenevez e Chamonix. Un protocollo serrato e intransigente, le città non hanno il diritto di utilizzare gli anelli olimpici, possono ad esempio immaginare altri simboli.
