A Lunel prima nazionale effettuata alla clinica Via Domizia con una protesi di spalla

A Lunel prima nazionale effettuata alla clinica Via Domizia con una protesi di spalla
A Lunel prima nazionale effettuata alla clinica Via Domizia con una protesi di spalla
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Nicolas Pellegrini, chirurgo ortopedico del Gruppo Clinipole, ha effettuato un intervento con un modello all’avanguardia abbinato ad un sistema di pianificazione che guida e posiziona al millimetro e in base all’anatomia del paziente.

In 40 minuti è stato fatto! Come potrà fare con il braccio destro, questa paziente è stata operata questo venerdì 28 giugno presso la clinica Via Domizia di Lunel.

A 58 anni, affetta da un’artrosi debilitante e molto dolorosa, ha ricevuto al mattino una protesi anatomica della spalla ed è tornata a casa alla fine del pomeriggio. Finora, uno scenario piuttosto banale.

Mai installato prima in Francia con un processo del genere

Tranne che l’operazione, alla quale Mezzogiorno libero ha potuto partecipare, è stata una prima nazionale su due livelli. Questo tipo di protesi di ultima generazione associata ad un sistema di pianificazione, infatti, non era mai stata installata in Francia.

E chi ha preso di petto questo intervento di nuova generazione (!) è Nicolas Pellegrini. A 46 anni, questo chirurgo ortopedico, che esercita privatamente dal 2016 presso la clinica Parc di Castelnau-le-Lez e dal 2018 presso la clinica Via Domitia di Lunel – due strutture del Gruppo Clinipole – è riuscito a realizzare questa impresa in uno dei sale operatorie dello stabilimento Lunel.

“Ci troviamo davvero di fronte alla spalla del paziente”

“Con uno scanner per spalla ricreiamo l’immagine 3D precisa dell’anatomia del paziente. Ci ritroviamo davvero di fronte alla spalla del pazientespiega l’operatore sanitario. Poi arriva il software che pianifica il posizionamento e la dimensione degli impianti. Sono operazioni che vengono effettuate prima dell’intervento chirurgico.”

Sempre prima che il paziente arrivi in ​​sala operatoria, uno strumento di trasferimento riproduce i parametri calcolati su detto software. Vengono poi trascritti su una guida di puntamento glenoidea (che riguarda la parte articolata della scapola) per ottenere un’ultra precisione mai raggiunta prima in Francia.

Lavoro prodigioso

Dopo un’artrotomia (apertura dell’articolazione), tagli ossei e, nel caso specifico, la rimozione di parte della testa dell’omero usurata responsabile di questa artrosi nel paziente operato venerdì 28 giugno, “affrontiamo quella che chiamiamo “fase glenoidea”, cioè lavoriamo sul lato della scapola. È in questo preciso momento che la guida acquista la sua importanzariferiscono Nicolas Pellegrini. Presenta riferimenti che ricordano lettere e numeri che permettono di posizionare le gambe della famosa guida e quindi di essere estremamente precise.”

Un team specializzato nella cura antalgica

Un lavoro prodigioso, soprattutto sulla spalla la cui articolazione notoriamente è molto complicata. “Il punto sta proprio in questo perché questa tecnica ci permette di trasferire al software la posizione e la traiettoria del perno guida glenoideo che avevamo previsto prima dell’intervento. In parole povere: dal software all’anatomia personale del paziente”continua il chirurgo ortopedico, che ha seguito la formazione presso l’editore dello strumento informatico, che produce anche protesi adatte ai pazienti.

All’intervento hanno assistito anche uno dei loro consulenti e un’infermiera di sala operatoria per prevenire il minimo pericolo.
Circondarono Nicolas Pellegrini anche un’infermiera di sala operatoria, un’infermiera di sala e un anestesista. Chi dirà, con un sorriso, al termine dell’intervento andato brillantemente: “È una prima… routine!”

Pieno sostegno alla previdenza sociale

Una routine motoria che il paziente ritroverà con questa nuova spalla, per il momento supportata da una stecca crioterapica, al termine della riabilitazione. Una routine motoria che il paziente ritroverà con questa nuova spalla, per il momento supportata da una stecca crioterapica, al termine della riabilitazione.

Uscito questo venerdì 28 giugno nel tardo pomeriggio dalla clinica Via Domizia, è curato da un’equipe esperta in analgesia domiciliare e da un fisioterapista specializzato in esercizi e movimenti della spalla. Un’operazione e una convalescenza interamente coperte dalla Previdenza Sociale.

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